Milan, c’è da chiedersi se ora il calendario sorrida o meno
Il Milan sogna e fa sognare i suoi tifosi. La vittoria sul derby, successiva a quelle contro Roma, Napoli e Bologna, ha dato nuova spinta alle ambizioni milaniste. E ora c'è da chiedersi se, dopo la Lazio, con un calendario che non offre più big match, ci sia da sorridere o meno. I rossoneri, infatti, hanno vinto ancora un big match, ma devono fare meglio contro le piccole.
Mai una sconfitta
Eccetto il pareggio sfortunato in casa della Juventus, contro la squadre di vertice il Milan ha sempre saputo portare a casa punti e risultati importanti. Una super serata e vittoria a San Siro contro il Napoli, convincente prova anche contro il Bologna, ormai forza del campionato. Poi le vittorie cruciali contro Roma e Inter, sempre in casa e sempre di corto muso, e se vogliamo contare anche l'1-1 di Bergamo, campo sempre ostico per tutti. Questa squadra sa come si preparano certe sfide, con umiltà. A volte giocare più "abbottonati" Può portarti ad avere meno rischi in difesa, meno ansie, meno pressioni. Certo, ormai è sempre un replay: il Milan di Allegri si difende e colpisce in contropiede, ma lo fa bene. La vittoria nel derby è Allegrismo puro, e questa tattica sembra funzionare contro squadre abituate a fare la partita. Il rovescio della medaglia però esiste, purtroppo.
Contro le piccole
Tanti punti persi contro formazioni di altro livello, più basso rispetto al Milan. La debacle clamorosa contro la Cremonese è un caso fino a un certo punto. Anche contro Pisa e Parma i rossoneri non hanno saputo "ammazzare" La partita, facendosi rimontare sempre. Una questione mentale? Tattica? O entrambe le cose. Sicuramente la squadra di Allegri non sembra essere sempre a suo agio nel gestire i ritmi della partita. Un difetto che andrà migliorato per poter gestire al meglio anche le prossime sfide. Sabato arriva la Lazio a San Siro: tanta curiosità nel capire come i rossoneri affronteranno questo nuovo ostacolo insidioso del proprio, sin qui bellissimo cammino.












