Milan, Tomori: "Mai sentito così bene. Il mio nome? Significa 'Dio mi ha riempito di gioia'"
FIkayo Tomori nel prossimo mese di gennaio festeggerà il quinto anno al Milan e alla BBC racconta cosa è cambiato in questa stagione: "Siamo tutti tornati in estate con qualcosa da dimostrare, individualmente e collettivamente. Dobbiamo attaccare la stagione e tornare in Champions League. Cosa ha portato Allegri? Fisicamente è il meglio che mi sia mai sentito. Parte di questo è sapere dove devo essere in campo. Mi ha aiutato molto quando si tratta di leggere il gioco. È una cosa semplice, ma non c'è bisogno di esagerare come difensore. Si tratta di correre in modo più intelligente, non più duro".
Sul nome Oluwafikayomi: "I miei genitori sono nigeriani, quindi i nomi vengono dalle loro tribù. Ogni tribù ha una frase che viene abbreviata in un nome, così Oluwafikayomi significa 'Dio mi ha riempito di gioia' e Oluwadamilola significa 'Dio mi ha riempito di ricchezza'".
Sulla lingua italiana e la vita in Italia: "Anche l'accento viene naturale. Se non parlo con l'accento o non lo attivo, non capiscono. È un modo di vivere diverso, ma la differenza più grande è come ci alleniamo. In Italia c'è molta più concentrazione su come giocheremo, mentre in Inghilterra l'allenamento può essere più fisico e intenso. Quando stavo crescendo c'era uno stereotipo secondo cui i giocatori inglesi non andavano all'estero, ma ora ce ne sono parecchi, il che dimostra che possiamo andare all'estero e adattarci anche a un modo di vivere diverso"











