Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
Live TMW

Parma, Guaita: "Qui per aiutare la squadra. Cuesta infonde grande voglia"

Parma, Guaita: "Qui per aiutare la squadra. Cuesta infonde grande voglia"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:15Serie A
Edoardo Mammoli

È stato un inizio di stagione complicato per il Parma dal punto di vista degli infortuni: diversi giocatori titolari sono stati costretti ai box, tra cui anche il portiere Zion Suzuki, che ha subito una doppia frattura alla mano sinistra e avrà bisogno di altri tre mesi circa per recuperare. Per sopperire almeno numericamente a questa assenza, la società ducale è corsa ai ripari ingaggiando lo svincolato Vicente Guaita, portiere dalla grande esperienza, con quasi cinquecento presenze in carriera tra Liga, Premier League e competizioni europee. Dopo essere arrivato settimana scorsa a Parma ed essere andato in panchina nella trasferta di Verona, quest'oggi il portiere spagnolo sarà presente nella sala stampa del Mutti Training Center di Collecchio per presentarsi e rispondere alle domande dei giornalisti, iniziando a tutti gli effetti la sua avventura in maglia crociata.

Ore 14.55 - Ha inizio la conferenza stampa.

Come è nata la trattativa?
"La situazione è complicata, con il club che cercava un sostituto di Suzuki, che ha subito un infortunio grave. Il club si è messo in contatto con noi, per sapere se fossi disposto a mettermi a disposizione della squadra e abbiamo fatto il possibile per arrivare a Parma. Spero di essere pronto al più presto per essere a disposizione del mister". 

È stato allenato dal padre di Pellegrino, che ne dice? Conosceva Cuesta? Prime impressioni?
"Quando sono arrivato l'ho detto subito a Pellegrino che sono stato allenato da suo padre, lo ricordo anche come un grande calciatore al Valencia da quando ero bambino. Mateo sta facendo molto bene come attaccante, anche nella gara col Verona ha segnato due gol e ne sono contento. Mister Cuesta non lo conoscevo, ma vedo che ha molta voglia, trasmette molto ai giocatori, ha obiettivi molto chiari, così come la società: vogliamo rimanere in Serie A e migliorare il più possibile".

Cosa l'ha fatta venire a Parma? Se l'aspettava?
"Questo genere di chiamate non se le aspetta nessuno, perché sono legate a infortuni. Il mio augurio è che non capitino più questi incidenti. Però è vero che si deve essere sempre pronti. Ci stavamo anche avvicinando al mercato di gennaio, ma questo evento è avvenuto prima e dunque sono qui".

Ha giocato l'ultima partita il 24 maggio. Come si è tenuto in forma? Che si aspetta qui?
"Il mio desiderio è essere a disposizione, pronto al prima possibile. In questi giorni sto cercando di capire la lingua, lo stile di gioco della squadra e conoscere i miei compagni. Ho bisogno di un po' di tempo. Cerchiamo di fare in modo che avvenga il prima possibile. È vero però che me lo stanno rendendo molto facile perché c'è un grande staff e la squadra è disponibile. Sono fermo da maggio, è vero, ma in estate ho avuto tantissimi contatti con altre squadre ma le offerte non mi convincevano. Sono rimasto fermo per attendere l'apertura del mercato per vedere quello che sarebbe successo. Nel frattempo i sono tenuto in forma con un mio amico e allenatore di Valencia e mi sono dedicato anche ad altri sport".

È vero che il suo soprannome è "el Mejor"? Il ricordo più bello della sua carriera?
"Il mio soprannome non lo so, ma quello che posso dire è che è vero che nelle squadre in cui sono stato ci sono rimasto per vari anni. La gente intorno a me è sempre stata grata: i tifosi, i compagni e lo staff, ho sempre avuto riconoscimento. Alla fine il mister decide la squadra, ma avere il riconoscimento di chi ci sta intorno è sempre molto bello".

In cosa l'ha convinta il Parma?
"La verità è che il tempo passa per tutti. Inizio a vedere molti giovani. Ma la mia passione non passa. È un campionato nuovo, che non conosco. Ma ho tanti colleghi che mi hanno parlato bene di questa realtà. È stata una decisione difficile da prendere per certi versi: cambiare lingua, anche se italiano e spagnolo sono simili alla fine, spostare la mia famiglia. Siamo qui e spero di essere pronto il prima possibile".

Si sente un titolare?
"Si vedrà alla fine della stagione. Nel corso della mia carriera ho avuto la possibilità e la fortuna di giocare molto nei club dove sono stato. Spero appunto di poter lavorare al più presto anche qui e fare il meglio per la squadra e di migliorarci come squadra il più possibile".

Quali sono stati i suoi primi approcci con Corvi?
"Ricordo di quando ho iniziato e ora è la stessa situazione del mio compagno. La cosa più importante è aiutarlo, mi è sempre piaciuto farlo. A Verona era una partita non facile, ma ha fatto una grande partita. Si è meritato gli applausi di tutti. Deve continuare così, perché il campionato ti obbliga a stare sempre ad alto livello". 

A 38 anni c'è la volontà di migliorare ancora qualcosa?
"Sì, tutti vogliamo migliorare, come sportivi e come persone. Io posso aiutare il club e giocare al massimo e se non posso, aiutarli fuori dal campo e in questo voglio migliorare qui. Anche chi non gioca deve essere pronto a entrare in qualunque momento". 

Ora è il più esperto della squadra. Che emozioni le dà l'essere da esempio per i compagni?
"Io posso essere esempio per loro e ma sotto molti aspetti anche loro lo sono per me. Credo che la cosa più importante è la voglia che uno ha di giocare. L'età passa, però la voglia è la stessa sia quando sei un giovane sia quando sei più esperto. Alla fine bisogna poter dire: "Ho avuto la fortuna di giocare nel Parma". Questa è la cosa più importante e ci aiutiamo tutti l'un l'altro".

Ha qualche idolo oltre a Canizares?
"Come portieri i miei riferimenti sono stati Canizares, con cui ho avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio, e anche Casillas, contro il quale ho giocato ma è stato un'ispirazione. Canizares mi ha dato tanti consigli. Oggi cerco di fare ciò che ha fatto lui con me".

Ore 15.15 - Termina la conferenza stampa.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Pronostici
Calcio femminile