Parma, l’amichevole col Monza porta nuovi spunti: Cuesta pensa al cambio modulo

L’amichevole giocata ieri dal Parma contro il Monza ha messo in mostra diversi spunti in vista della ripresa del campionato. Innanzitutto il più visibile di questi è il cambio di modulo: mister Carlos Cuesta infatti, dovendo far fronte all’assenza dei nazionali e degli infortunati (Valeri su tutti), ha optato per un 4-3-3, abbandonando la difesa a tre, che fino a questo momento era stata il marchio di fabbrica della gestione del tecnico maiorchino. Ma non si è trattato di uno schieramento classico, soprattutto per quanto riguarda il centrocampo.
Infatti è stato fin da subito ben evidente come la linea dei centrocampisti non fosse simmetrica. In particolare Ordonez partiva sempre molto largo e avanzato sulla sinistra, mentre Estevez e Sorensen erano più bassi sulla linea della mediana. Bisogna anche considerare un altro fattore: ossia l’ala sinistra del tridente d’attacco era Cutrone, per cui non un vero e proprio esterno di ruolo. L’avanzamento di Ordonez, dunque, permetteva all’argentino di coprire parzialmente anche quella zona di campo, consentendo a Cutrone di accentrarsi.
Lo schieramento tattico del Parma si è dunque delineato come molto ibrido, anche considerando il fatto che lo stesso Cuesta ha spesso ordinato a Sorensen e Ordonez di scambiarsi di posizione. Il più a suo agio in questa posizione è stato senza dubbio l’argentino, che ha dimostrato di non essere solo un centrocampista recupera-palloni. Anzi, al contrario, Ordonez ha messo in mostra buone doti di tiro (impegnando più volte il portiere avversario), ma soprattutto abilità nell’inserimento: proprio da una sua progressione palla al piede è nata l’azione che ha portato al pareggio del Parma, con lo stesso Ordonez che si è inserito conducendo palla in area di rigore e ha servito Almqvist al centro, il quale ha segnato abilmente col sinistro.
Questo nuovo schieramento tattico ha dato dunque buone indicazioni in vista della ripresa del campionato. Ma non solo i centrocampisti ne hanno giovato. Un altro giocatore apparso più a suo agio in questo modulo è stato Lovik, che fino a questo momento ha vissuto una stagione tra poche luci e moltissime ombre. Nella gara di ieri invece il norvegese ha offerto una buona prestazione, giocando come terzino sinistro nella linea difensiva a quattro. E forse proprio qui sta la motivazione: quando schierato come esterno a tutta fascia, Lovik deve pensare costantemente a correre avanti e indietro sulla fascia, chiamato sia ad aiutare in difesa sia a sovrapporsi in zona cross. In questo schieramento a quattro invece Lovik ha innanzitutto pensato a mantenere equilibrio in difesa, fatto che (forse paradossalmente) lo ha lasciato più libero di spingere nel momento in cui sulla fascia di fronte a lui si liberava spazio. E infatti il norvegese è arrivato più volte al cross, mostrando doti che fino a questo momento non si erano ancora viste. Ancora è presto per cantare vittoria, ovviamente, ma queste possono essere buone indicazioni per Carlos Cuesta in vista della prossima sfida col Genoa.
