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Ravanelli: "Mi piace la combattività di Pio Esposito. Mi rivedo in lui come in Mandzukic"

Ravanelli: "Mi piace la combattività di Pio Esposito. Mi rivedo in lui come in Mandzukic"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 09:15Serie A
di Andrea Piras

Intervistato dall'edizione odierna della Gazzetta dello Spot, Fabrizio Ravanelli ha parlato di quanto gli manchi il suo ex compagno di squadra in bianconero Gianluca Vialli: "Tantissimo, come a tutti. Penso spesso a lui. Formavamo una grande coppia, pressavamo come dannati. Ho appena rivisto la replica di una nostra vittoria per 2-0 a San Siro contro il Milan di Capello, con gol mio e di Vialli. Non eravamo soltanto attaccanti, rientravamo fino ai limiti della nostra area per difendere e riconquistare palla. Questa era la Juve di Marcello Lippi, un 4-3-3 meraviglioso, totale. Con Lippi il rapporto era diretto, senza filtri, ci si diceva le cose in faccia. Ho giocato con Vialli, Robi Baggio e Del Piero. Anni incredibili".

La punta poi ha parlato di Mugnano, il suo paese di provenienza: "Il mio villaggio, da lì sono partito. A 12 anni entrai nel settore giovanile del Perugia, all’epoca una società di vertice del calcio italiano. C’era stato il Perugia di Castagner, secondo classificato e imbattuto. nell’anno dello scudetto della stella del Milan (nel 1979, ndr). E al Perugia era poi venuto Paolo Rossi. Facevo tanti gol e scalavo le gerarchie.

In che attaccante mi rivedo? Pio Esposito dell’Inter: mi piace la sua combattività. Se impara a difendere, ad attaccare i difensori come facevamo Vialli ed io... Uno in cui mi sono immedesimato però c’è stato anni fa e parlo di Mario Mandzukic della Juve. Mi ritrovavo proprio nella sua voglia di lottare fino alla fine".

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