Regina l'anno scorso, ora Fabregas non ha urgenze: -50 al mercato, cosa serve al Como
L’anno scorso, il Como l’ha fatta da padrone. Circa 105 milioni di euro di investimenti che hanno fatto del club lombardo assoluto protagonista della finestra trasferimenti invernale 2025, non solo a livello italiano ma europeo. A cinquanta giorni esatti dal mercato di riparazione, che aprirà i battenti dal 2 gennaio 2026 per concludersi alle 20 del 2 febbraio, c’è da capire se i lariani si regaleranno un altro inverno da re degli affari.
Rosa alla mano, il poco spazio trovato a Martin Baturina merita riflessioni: il croato era considerato un potenziale crack e un periodo di ambientamento è fisiologico, ma altre valutazioni non sorprenderebbero. In uscita, dopo aver rifiutato diverse destinazioni in estate, ci dovrebbe sicuramente essere Alberto Cerri, che continua ad avere mercato in Serie B.
Quanto alle entrate, a Cesc Fabregas un centrocampista in più potrebbe fare comodo, specie se la stagione di Sergi Roberto dovesse continuare a corrente alternata. E in difesa gli infortuni di Dossena e Goldaniga hanno tolto al tecnico spagnolo delle soluzioni, anche se i rientri sono più vicini. Da capire, infine, la variabile “regalo”: le potenzialità della proprietà sono ben note, anche se l’impressione è che l’estate sia già stata territorio di caccia sfruttato a fondo. Capitolo a parte Nico Paz: resta altamente improbabile che gli Hartono possano volersi privare del proprio gioiello. Certo, la stellina continua a riscuotere consensi in giro per l’Europa.











