Roma, Mkhitayran al bivio ma il futuro può attendere

Restare alla Roma o reinventarsi altrove all’età di 33 anni: questo è il dilemma con il quale Mkhitaryan dovrà convivere da qui a fine stagione vista la scadenza del contratto il prossimo 30 giugno. Fosse unicamente per l’armeno resterebbe senza pensarci troppo, continuando a rinnovare di anno in anno come fatto fin qui. Nella Capitale sta bene, ha visto nascere suo figlio Hamlet e il feeling con Mou è stato subito buono dopo gli screzi di Manchester. Come tutti i matrimoni, però, le cose si fanno in due e a frenare questa volta è la Roma. Non tanto Mourinho che nel 3-5-2 gli ha trovato un nuovo ruolo con discreti risultati, quanto la società. Dan e Ryan Friedkin, insieme a Tiago Pinto, sono orientati a uno svecchiamento della rosa, ma non è detto che non possano fare un’eccezione per il 77 giallorosso. D’altronde rimpiazzarlo non è nemmeno così semplice e lo Special One non vorrebbe perdere l’esperienza (più di 100 presenze già solo con la Roma) che Miki porta in dote.
L’appuntamento col suo entourage, dunque, non sarà comunque prima della Primavera se non addirittura proprio al termine del campionato. Le priorità di Pinto in questo momento, infatti, sono altre e corrispondono ai rinnovi di Zaniolo, Mancini e Ibanez: giocatori sicuramente più centrali nel nuovo progetto americano perché più futuribili. Nel frattempo Mkhitaryan si è scoperto anche un fantastico interno nel centrocampo a cinque. Ruolo che lo allontana molto dalla porta ma che comunque gli permette di incidere in zona gol con gli assist (5 fin qui). E chissà che se proprio le prestazioni dell’armeno non possano definitivamente convincere anche i più scettici a dargli una chance per un altro anno in giallorosso.
