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Salernitana, il tempo adesso è scaduto: con che prospettive inizia il nuovo anno?

Salernitana, il tempo adesso è scaduto: con che prospettive inizia il nuovo anno?TUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
sabato 1 gennaio 2022, 13:30Serie A
di Ivan Cardia

Non è più il momento di rosicchiare i secondi. Il tempo per la Salernitana, in una direzione o nell'altra, è scaduto. L’orologio della mezzanotte granata ha scoccato l’ora, adesso è il momento di capire quale sarà il futuro del club. A mezzanotte, mentre l’Italia brindava per il passaggio dal 2021 a un 2022 che si spera sia diverso, a Salerno scadeva il termine per la presentazione di offerte per rilevare la società. Sul gong, è arrivato il colpo di Danilo Iervolino, che parla già da nuovo proprietario. Ma facciamo un passo indietro.

Cosa è accaduto finora. Si parte dalla promozione conquistata sul campo da Castori e dai suoi giocatori. La Salernitana, come noto, è dal 2011 di proprietà di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, che recuperarono la tradizione sportiva del club - chiamandolo prima Salerno calcio e poi riacquisendo anche la definizione storica - dopo il fallimento. Riconquistato il professionismo nel giro di due promozioni, negli anni successivi i campani hanno disputato il campionato, tra alti e bassi ma sempre difendendo la categoria, di Serie B. Sullo sfondo, il divieto di multiproprietà: teoricamente non possibili nell’ambito delle società professionistiche, di fatto tollerate finché la stessa proprietà non si trovi a controllare due club nello stesso campionato. Nell’estate del 2021, la festa e poi il punto interrogativo: con la promozione in Serie A, appunto, una scelta diventa inevitabile. O la cessione o la mancata iscrizione al campionato. Un tema che, norme alla mano, avrebbe potuto coinvolgere - o coinvolgerebbe - anche la Lazio: l’articolo 16-bis delle Noif, tra l’altro riformato in corso d’opera per evitare in futuro casi del genere, non dice quale delle due società di proprietà debba essere ceduta. Curiosamente, la stessa FIGC anche nelle sue comunicazioni ha sempre fatto riferimento alla sola Salernitana. Sta di fatto che, al termine di un lungo botta e risposta, la soluzione individuata è quella del trust. Un soggetto fiduciario mutuato dal diritto inglese e creato con una finalità specifica: in questo caso, vendere la società. Dopo un rimpallo di proposte, rifiuti, correzioni e via dicendo, a inizio luglio la Salernitana è ufficialmente iscritta al campionato di Serie A. I trustee - cioè le persone fisiche che guidano il trust - hanno tempo fino al 31 dicembre 2021 per arrivare alla vendita del club, pena l’esclusione del campionato.

Cosa può accadere. Col passare dei mesi, nonostante le tante indiscrezioni sulla presenza di offerte per rilevare la società, a metà dicembre per i trustee nessuna offerta “concreta” - cioè che rispetti i requisiti fissati - è pervenuta. Si fa strada l’ipotesi di una proroga fino al termine del campionato, chiesta all’unanimità dalle altre società di Serie A per evitare di falsare la competizione. Al primo appuntamento utile, il presidente Gravina in consiglio federale si limita a leggere l’atto notarile, chiarendo che una tale eventualità non è prevista dalle norme costitutive del trust. La deadline rimane il 31 dicembre, e proprio a pochi minuti dal 2022 arriva l'annuncio: la Salernitana è stata venduta. Restano da capire tante cose, di sicuro si deve aspettare il gennaio - alla riapertura delle banche dopo il weekend - per le dovute verifiche, anche se dalla FIGC arrivano conferme. Poi scatterà un altro conto alla rovescia di 45 giorni per ultimare la cessione. Tutte ipotesi, in attesa di essere verificate alla luce delle comunicazioni ufficiali. La certezza? Il tempo è passato e la Salernitana è a un bivio. Da un lato, ma questa prospettiva sembra ormai lontana, il rischio di esclusione dal campionato: l’ipotesi di una Serie A da diciannove squadre, con l’annullamento di tutte le gare sin qui disputate da Ribery&Co. Dall'altro, il resto della stagione, con un mercato da affrontare con rinnovate risorse e una rincorsa salvezza da prendere con ritrovato ottimismo.

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