Sassuolo, Carnevali: "Berardi? Al ritorno avevo i brividi. Per Thorstvedt litigai con Fenucci"

Su Dazn è uscita la miniserie 'Sassuolo, la rinascita' che celebra il ritorno in Serie A dei neroverdi. Tante le interviste a calciatori, allenatori e dirigenti presente al suo interno, a partire dall'amministratore delegato Giovanni Carnevali: "È difficile pensare a quali errori sono stati fatti perché quando retrocedi vuol dire che di errori ne sono stati fatti e da tutti noi - riporta SassuoloNews.net - Mi sembra di aver vissuto in una bolla dove non si riusciva a capire cosa dovevi fare per trovare dei risultati in classifica per risalire quei posti in classifica e che poi non si riusciva proprio a fare. Per una proprietà importante la retrocessione è una sconfitta, la loro volontà al momento della retrocessione era ripartire. Pensiero uguale da parte di tutti, rimboccarsi le maniche, investire per tornare in Serie A. La scelta di mister Grosso penso sia stato il primo punto di partenza per poter cominciare la stagione nel modo migliore. Mister Grosso a gennaio non è voluto venire da noi perché preferiva cominciare una stagione. Ci siamo messi a lavoro subito sapendo che avevamo una rosa da Serie A, giocatori con ingaggi alti, giocatori che non sarebbero stati adatti alla B, sapendo anche che dovevamo cercare di trattenere dei giocatori importanti".
Su Berardi.
"Quest'anno c'era poco da parlare, sapevamo tutti noi quello che dovevamo fare, dovevamo far parlare i fatti per cui poche parole. L'inizio è stato difficile. Con la Cremonese è stata una partita dove loro sono sembrati forti, superiori a noi, anche se a noi mancavano dei giocatori. Entrò Berardi e quando mise il piede dentro il campo è stata una grande emozione, ho avuto i brividi. Poi abbiamo visto certe giocate e allora abbiamo capito che Berardi è tornato".
Su Thorstvedt.
"È uno di quei giocatori a cui abbiamo rinunciato a delle richieste di club importanti, ha avuto una richiesta anche dal Bologna, col mio amico Fenucci abbiamo avuto una grandissima discussione, abbiamo fatto una litigata anche, perché per noi era incedibile. La sua assenza poteva essere importante per noi, ci poteva portare delle problematiche perché non c'erano dei giocatori con le sue caratteristiche".
Sulla promozione.
"Abbiamo aspettato la partita di ritorno con il Pisa con la voglia che arrivasse il prima possibile. Noi abbiamo pochi tifosi ma la città è piccola perché abbiamo 40mila tifosi e in proporzione noi abbiamo tanti tifosi, hanno capito le difficoltà di questa squadra e non c'è mai stata contestazione, c'è stata una vicinanza alla squadra e penso che i nostri tifosi sono stati determinanti. Promozione? Ho trovato la felicità in quel momento. Se ci fosse qui il dottor Squinzi accanto a me non ci sarebbero parole ma ci sarebbe stato solo un grande abbraccio".
