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TMW RADIO - Bressan: "Fiorentina, poco rispetto per Antognoni. Italiano la possibile rivelazione"

TMW RADIO - Bressan: "Fiorentina, poco rispetto per Antognoni. Italiano la possibile rivelazione"
lunedì 19 luglio 2021, 19:28Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Mauro Bressan ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex centrocampista Mauro Bressan ha così parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla Fiorentina: "Anche se in casa viola ci sono sempre un po' di casini, sono fiducioso. Spero si ritrovi la quadra e si punti alle zone alte come ai tempi delle Sette Sorelle".

Italiano è l'allenatore giusto?
"Inizio dicendo che non so cosa sia successo con Gattuso e che ho grande stima di lui. Detto questo, la scelta di Italiano mi trova totalmente d'accordo: ha personalità e un sistema di gioco in testa. Da capire se potrà stare alla Fiorentina: riuscisse a fare lo stesso gioco dello Spezia i tifosi potrebbero divertirsi".

La Fiorentina deve europeizzare la sua comunicazione?
"Sì, sono d'accordo. Su Antognoni ognuno può avere il suo pensiero, ma la questione è nei modi. Capisco che Commisso sia molto impegnato nella vita, oltre alla Fiorentina, ma qui parliamo di una leggenda. Il tempo per cinque minuti con Antognoni, da solo, doveva averlo. Un attimo più di rispetto per lui ci voleva".

Le proprietà americane faticano con le bandiere?
"Non è facile prendere certe decisioni. Penso anche a Pallotta con Totti, per esempio... Io discuto i modi, ma per le scelte bisogna pensare che una proprietà straniera ha una mentalità diversa e si vede concesse certe cose. Pensate a cosa sarebbe accaduto a Moratti se non avesse confermato Conte".

Buffon e Donnarumma, due storie diverse.
"Percorsi ed età diverse, anche. Buffon è in fondo alla carriera ma ha ancora qualcosa da dare, a Parma porterà carisma ed esperienza, sarà un valore aggiunto per una società giovane ma in crescita. Di Donnarumma se ne parla da un po', che dire? Se hai l'opportunità di andare a provare a vincere con tanti soldi e i migliori giocatori al mondo, credo sia comprensibile. Però a parametro zero fa strano, è assurdo".

Zeman torna a Foggia.
"Vorrei sapere come sta e che voglie ed energie ha per battersi in questa nuova avventura. Ovviamente è un'icona che rappresenta quello che è stato un sogno. Un segnale bello pesante per provare a riaccendere gli animi".

Dura vestire le maglie di Foggia e Bari?
"Diciamo che non è facilissimo, ma per fortuna erano passati diversi anni in mezzo, non è stato un passaggio diretto. Spero che entrambe riescano a riportarsi in posizioni più meritevoli".

Federico Chiesa potrà superare Enrico?
"Di certo è sulla buona strada (ride, ndr)! Ha segnato nella finale dell'Europeo vinta, un marchio indelebile che rimarrà per anni e anni nella storia della Nazionale italiana. Sì, si appresta a superarlo anche se quando li vedo correre mi sembrano davvero uguali".

In un ambiente come la Juventus è cresciuto.
"Di voglia ne ha sempre avuta, poi a stare con i giocatori forti si impara. Se vai in mezzo ai campioni puoi migliorare, il problema è quando fai il percorso inverso".

Il Venezia ha più carattere nell'appartenenza rispetto alle altre due neo-promosse?
"Credo che quest'anno, sulla carta, non ci saranno squadre nettamente inferiori alle altre. Collauto ha dato senso d'appartenenza ad una proprietà straniera e con Poggi c'è un ambiente in cui si punta sul senso d'appartenenza. Vero però che sul mercato hanno preso giocatori poco conosciuti all'estero".

Al Cagliari serve qualche proclama in meno?
"Partire a fari spenti potrebbe aiutarli a fare un campionato diverso rispetto quanto visto negli ultimi due anni. Un giocatore che mi piace tantissimo è Nandez, davvero forte: nell'Inter, per esempio, lo vedo benissimo. La squadra che c'è ora è comunque molto competitiva, potrebbero fare pure un buon campionato".

Quanto perde l'Inter senza Hakimi e senza Conte?
"Su due piedi mi viene da dire tanto... Sulla fascia Hakimi è stato devastante, ha portato molti punti all'Inter e non è un caso se Inzaghi ha chiesto alla società di prendere qualcuno a destra. Da Conte a Inzaghi il sistema di gioco rimane lo stesso, seppur con interpretazione diversa. Curioso di capire come Inzaghi uscirà dalla sua comfort zone laziale. Secondo me sarà un campionato molto equilibrato, spero sia così".

Chi il possibile allenatore-rivelazione?
"Gioco la mia fiche su Italiano!".

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