Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

TMW RADIO - Mora: "Merito di Gattuso se il Napoli si gioca ancora la Champions League"

TMW RADIO - Mora: "Merito di Gattuso se il Napoli si gioca ancora la Champions League"
© foto di Ninni Cannella/TuttoLegaPro.com
mercoledì 24 marzo 2021, 18:39Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Nicola Mora intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00

L'ex difensore Nicola Mora è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Per me è iniziata una nuova, bella avventura da vice-allenatore nell'Eccellenza barese. Faremo sei partite, e alla fine le prime quattro faranno playoff per salire in Serie D, senza retrocessioni. Una forzatura per la pandemia, ma siamo pronti per riprenderci e giocare. Inizieremo con un tampone settimanale dall'11 aprile, 48 ore prima di ogni gara. Le società stanno investendo molto, ci stiamo attrezzando per attuare al massimo il protocollo".

Qualche allenatore del passato la ispira?
"Ho avuto la fortuna di essere stato allenato da grandi tecnici nella mia carriera. Per preparare i ragazzi, l'attenzione sull'uomo ancora prima dell'atleta è la cosa più importante. Non siamo professionisti, c'è gente che lavora. Io faccio il secondo perché la mia attività principale è quella della scuola calcio, mi piace lavorare con i bambini. Il migliore a trasmettermi il piccolo particolare è stato Carlo Ancelotti, l'italiano che ha vinto di più nei principali campionati europei".

Quanto manca ai bambini la scuola calcio?
"Tantissimo, e mi rammarica non dare loro la possibilità di fare un po' di sport all'aperto. La privazione dello sport e dell'aggregazione dei ragazzi all'aria aperta rischiamo di non recuperarla più. Lo vedo ogni giorno sofferente davanti a pc, tablet e Playstation chiedere con rabbia di poter tornare in campo".

Da dove nascono i problemi del calcio italiano?
"Una grande problematica è nei pochi investimenti e la sfiducia verso i settori giovanili. Non è l'unico punto, ma all'estero vedo tanti ragazzi che a 18 anni già giocano in grandi squadre, che fanno la Champions, mentre da noi si trovano solitamente dal centro-classifica a scendere. Va rifondata la cultura del calcio italiano, stiamo pagando dazio in Europa. Si cercano di risolvere i problemi alla punta dell'iceberg, ma vanno cercato altrove o è troppo tardi. I nostri giovani possono farci tornare competitivi".

Deluso dal Parma?
"Avevo già dubbi sull'idea di avvicendarsi da D'Aversa dopo l'ottima annata precedente. Con tutto il rispetto per Liverani, ma quando trovi l'alchimia giusta in una piccola realtà come Parma, è meglio non perderla. La vittoria con la Roma aveva dato slancio, ma la sconfitta col Genoa ha un po' spento le velleità. Mi auguro che D'Aversa e il suo staff trovino il bandolo della matassa e che riescano a scamparla in un anno in cui non ne sta andando dritta una".

Gattuso sembra essersi ripreso, col rientro degli attaccanti.
"Nelle avversità il Napoli è ancora là, e se è così il merito deve essere di Gattuso: in alcuni momenti della stagione giocavano ogni tre giorni con sei elementi di grandissimo spessore fuori, normale che prestazioni e risultati avessero flessioni. Però sono rimasti aggrappati con attaccamento all'allenatore dopo che questo è stato messo più volte in discussione: ora hanno ritrovato gioco e risultati, vincendo gli scontri diretti si rilanciano nella corsa Champions. La rosa secondo me è costruita bene sia in quantità che in qualità. Mancano dieci partite, e auguro loro di tornare nella massima competizione europea: lo meritano squadra, società e tifosi".

La cura Carrera a Bari non sta funzionando.
"Purtroppo no. Sembrava che con il suo arrivo avessero trovato il punto ma ora stanno inanellando sconfitte su sconfitte, dopo che già lo scorso anno erano stati scottati tantissimo. Hanno fatto investimenti importanti e scelto un allenatore navigato, oltre a ottimi giocatori, ma in certi campionati serve anche altro: unità di intenti, voglia di saper soffrire e un pizzico di fortuna. Merito soprattutto alla Ternana, che sta giocando un grandissimo campionato. Devono prepararsi bene ai playoff, cercando di rimanere più in alto possibile. De Laurentiis comunque sa programmare, dai tempi del playoff perso con l'Avellino non ha più sbagliato un colpo: auguro al Bari di fare lo stesso percorso del Napoli, perché la piazza merita di più".

Com'è stato giocare con Pinilla?
"Quando è arrivato (al Grosseto, ndr) ho pensato: 'Ma questo che ci sta a fare qua con noi?'. Abbiamo usufruito delle prestazioni di un ragazzo eccezionale, ma se a quell'età non sei ancora su grandi palcoscenici significa che qualcosa c'è. Io però ho trovato un grandissimo ragazzo, lavoratore serio e di qualità, anche se la vita è fatta pure di imprevisti e fortuna: in Nazionale ha raccolto molto, nei club non troppo".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile