Vogliacco su Di Gregorio: "Dopo 24 ore ho capito che era un fenomeno. Merita la Juve"
Alessandro Vogliacco, difensore del Genoa andato in gol nel pareggio per 2-2 all'esordio in campionato contro l'Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Serie A: "Sono contento che dopo tante prese in giro dei compagni sia arrivato questo gol. Ho provato ad immaginarlo e sognarlo per tanto tempo. Un'emozione indescrivibile con in tribuna tutta la mia famiglia. Lo dedico a mio fratello, a mia moglie, mia figlia e mia cognata. Ho messo le mani all'orecchio sotto la gradinata perché c'è un legame speciale con i nostri tifosi. Porterò dentro queste sensazioni per tutta la vita. E' stata una rete d'istinto, di voglia. Ho avuto anche un pizzico di fortuna, ma appena ho visto la palla sono scattato per buttarla dentro".
Il mercato del Genoa. "Retegui e Gudmundsson ci hanno dato tanto. Abbiamo un club e dei tifosi da difendere e tutti ci prenderemo responsabilità maggiori adesso. Abbiamo un ottimo gioco di squadra e puntiamo sulle qualità di Vitinha, Pinamonti ed Ekuban".
Mister Gilardino. "Il mister è una persona per bene. Ci fidiamo di lui, lo seguiamo in tutto. E' un allenatore che cura i dettagli, prepara benissimo le partite, aggiunge sempre qualcosa di nuovo mese per mese e sta già diventando esperto. Lo stimiamo moltissimo".
Obiettivi. "Nel mio cuore ho il sogno di vedere il Genoa in Europa, però bisogna essere realisti e lavorare con umiltà. Piedi per terra e battagliare in ogni partita per essere protagonisti e cercare di mettere in difficoltà tutti come abbiamo fatto con l'Inter. Vogliamo ripetere lo scorso campionato e se possibile aggiungere qualcosa in più".
Il legame con Di Gregorio.
"Quando eravamo a Pordenone Di Gregorio era un po' sottovalutato. Io stesso dal primo giorno l'ho fatto. Dopo 24 ore ho capito che aveva una marcia in più. Mi giravo e pensavo di aver preso gol e lui l'aveva parata. Ci sentiamo spesso. E' un fenomeno. Merita di essere lì alla Juventus".