Lega B: confronto e azioni sul futuro al forum delle proprietà

(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Il futuro del campionato di serie B è stato al centro di un forum tra le proprietà associate alla Lega cadetta, incontratesi nella sede di Confindustria a Roma. Il presidente, Paolo Bedin, convinto della "necessità di affrontare le criticità e condividere un piano di azione", ha riunito le società, ponendo sul tavolo temi strategici quali la sostenibilità economico finanziaria, le riforme di sistema, le dinamiche del calciomercato, ma anche lo sviluppo infrastrutturale e la valorizzazione dei giovani. In apertura, è stata illustrata una analisi dei dati macroeconomici, dei benchmark di mercato e delle dinamiche che coinvolgono la categoria, con relatore il consigliere indipendente della Lega Serie B Andrea Sartori.
Nello studio si è proceduto a un confronto fra leghe di secondo livello europee ma anche a fotografare lo status del sistema, dei costi e dei ricavi dei club partecipanti al campionato. Il documento ha di fatto portato la discussione sulle possibili iniziative da prendere nell'ottica della riduzione del disequilibrio economico e di una crescita delle entrate. Al dibattito, durato circa tre ore, sono intervenute tutte le società, concordi nella necessità di un ripensamento dei processi interni ma anche di proporre iniziative di sistema coinvolgendo le altre istituzioni sportive, a partire dalla Figc. Sono state condivise linee comuni focalizzate sul contenimento dei costi salariali, politiche di rafforzamento dei ricavi da sponsorship e strategie di valorizzazione dei diritti tv e una strategia di sostegno alla riqualificazione infrastrutturale, beneficiata da azioni che generino un circolo virtuoso di finanziamenti agevolati.
Sul tema giovani, è stato definito necessario riattivare i flussi di mercato nonché di difesa degli investimenti del settore giovanile, minati dalle ultime modifiche normative sul lavoro sportivo. Quanto alla sinergia con le altre leghe e con la federazione, è emerso che il rapporto di collaborazione e di complementarità del profilo di missione va coltivato senza però rinunciare ai diritti maturati nel passato e a una riforma del sistema che richiede la partecipazione di tutti gli attori. (ANSA).
