Modena, Sottil: "Calcio vigliacco, prima sconfitta immeritata"
Andrea Sottil, tecnico del Modena, ha commentato con amarezza la prima sconfitta stagionale maturata nel derby contro la Reggiana. I numeri della partita fotografano una netta supremazia territoriale dei gialloblù: 70% di possesso palla, 22 conclusioni verso la porta avversaria e 9 calci d'angolo conquistati. La statistica racconta una squadra che ha dominato il match senza riuscire a concretizzare la mole di gioco prodotta.
"Non ho niente da recriminare ai ragazzi", ha dichiarato l'allenatore nel post-gara, così come riporta il sito ufficiale, sottolineando come la sconfitta sia arrivata su un episodio fortuito. La rete decisiva è scaturita da un rimpallo, elemento che ha fatto dire a Sottil: "Il calcio a volte è vigliacco". La frase sintetizza la frustrazione per un risultato percepito come ingiusto rispetto all'andamento della gara e all'impegno profuso dalla squadra.
L'allenatore ha espresso rammarico particolare per tre categorie di persone. I tifosi del Modena, sempre numerosi e calorosi nel sostegno alla squadra, meritavano un risultato diverso secondo Sottil. Il presidente, che ha investito risorse ed energie nel progetto tecnico, rappresenta un altro destinatario del dispiacere manifestato dal tecnico. I giocatori stessi, infine, avevano messo in campo tutto per dare continuità ai risultati positivi precedenti.
La volontà di proseguire la striscia positiva era forte nel gruppo. La squadra aveva sempre saputo metabolizzare vittorie e pareggi con equilibrio, costruendo una mentalità vincente. "Ora lo faremo anche per una sconfitta, ma con serenità", ha affermato Sottil, rimarcando come non ci siano elementi di cui la squadra debba pentirsi o recriminarsi. L'approccio mentale resta positivo nonostante il ko nel derby.
La Juve Stabia rappresenta il prossimo ostacolo nel cammino del Modena. Sottil ha già proiettato la squadra verso la sfida successiva, chiedendo lucidità nell'affrontare l'impegno. La capacità di archiviare rapidamente la sconfitta, senza lasciare che l'episodio negativo minacci l'equilibrio psicologico costruito, costituisce un elemento fondamentale per mantenere alta la competitività.
Il tecnico ha ribadito l'assenza di responsabilità oggettive nel gruppo: la sconfitta è arrivata "per un tiro su un rimpallo", non per demeriti tattici o attitudinali. L'approccio sereno richiesto alla squadra nasce proprio dalla consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. La gestione del primo ko stagionale diventa così un test importante per verificare la solidità mentale del gruppo e la capacità di reagire alle avversità.











