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Reggiana, Dionigi: "Spezia attrezzato e pericoloso, 'sacrificio' è la nostra parole d'ordine"

Reggiana, Dionigi: "Spezia attrezzato e pericoloso, 'sacrificio' è la nostra parole d'ordine"TUTTO mercato WEB
ieri alle 18:04Serie B
di Daniel Uccellieri

Alla vigilia della sfida contro lo Spezia, il tecnico della Reggiana Davide Dionigi ha parlato in conferenza stampa toccando diversi temi: dal post-derby con il Modena, alle condizioni della squadra, fino all’avversario di domani.

L’entusiasmo per la vittoria nel derby è stato grande, ma lo spazio per festeggiare è stato poco, se non nullo.
"Non ho festeggiato, né io né i ragazzi abbiamo avuto il tempo per farlo. Il piacere è stato immenso, la soddisfazione fantastica, soprattutto da reggiano. Ma era giusto che a festeggiare fossero i nostri tifosi", ha spiegato Dionigi. "Noi ci siamo subito rituffati nel lavoro: si gioca ogni tre giorni, e con così poco tempo è difficile preparare una gara così importante".

Un derby vinto con carattere, che ha lasciato anche belle sensazioni sul piano del gioco.
"Il più bel complimento, da allenatore, è stato vedere la squadra continuare a giocare anche dopo essere andata sotto", ha sottolineato. "È un segnale di crescita nella manovra".

Determinante anche il discorso nell’intervallo.
"Ho detto loro di continuare a giocare, perché c’era la possibilità di ribaltarla. E loro l’hanno fatto. Sarei stato comunque felice della prestazione anche in caso di sconfitta o pareggio", ha dichiarato, lodando la personalità dimostrata in uno stadio difficile.

Il pubblico granata è stato decisivo nel finale.
"Questo derby ce l’hanno fatto vincere loro alla fine. La spinta è stata enorme. Dopo il 2-2 si sentiva la tensione, ma anche l’incitamento: su ogni tiro, su ogni cross, erano con noi. Sono stati fondamentali", ha aggiunto. E in vista della prossima sfida: "Dobbiamo portare più gente possibile allo stadio. La Reggiana è una squadra giovane, che va aiutata, anche quando sbaglia".

A due giorni dal match precedente, ci sarà del turnover.
"La risposta è semplice. Cerco di portare la partita sui 90 minuti, mantenendo equilibrio. Qualcosa cambierò, anche dal punto di vista tattico", ha confermato. "Lo Spezia ha uno dei migliori organici della Serie B... la nostra parola resta 'sacrificio': umiltà, dedizione, voglia di non mollare".

Reinhart recuperato, mentre Girma si candida a una maglia da titolare.
"Sta bene. Si temeva un problema muscolare, invece era solo un affaticamento. Sarà convocato", ha spiegato su Reinhart. Su Girma: "È uno dei migliori a Modena. A tre giornate dalla fine non ci può essere spazio per l’egoismo. Abbiamo un gruppo intelligente".

Situazione infortunati e squalificati:
"Recuperiamo Meroni e rientra Vergara dalla squalifica. Gli altri restano out, proveremo a recuperarli per le ultime due giornate".

Dionigi ha parlato anche del tema fisicità e del rendimento nelle fasi finali delle partite.
"I dati sono stati buoni: è già due gare che facciamo gol nei minuti finali, segno di tenuta mentale e fisica. Ma domani capiremo davvero come stiamo".

La scelta tattica su Sersanti è stata mirata.
"Non volevo dare un riferimento centrale a Zaro. Gondo e Portanova giocavano larghi, mentre Sersanti partiva da dietro come trequartista", ha spiegato.

Su Destro, invece, la scelta è stata rimandata.
"Se non fosse arrivato il nostro gol, avrei messo un altro attaccante. Dopo il gol, era più importante portare a casa il risultato".

E sullo Spezia:
"Mi aspetto una battaglia in campo. Oggi chi scende in campo vuole vincere, sempre. Anche chi ha giocato meno ha motivazioni".

Sulle qualità dell’avversario, Dionigi è stato chiaro:
"Hanno grande qualità balistiche e sono molto pericolosi sulle palle inattive. Più che lo schema conterà l’attenzione mentale". Su Pio Esposito: "Ha sicuramente dei margini di miglioramento… è uno di quelli che può fare il salto di categoria".

La salvezza? Tutto ancora aperto.
"La Serie B è strana. Due giornate fa ci davano per spacciati, oggi ce la giochiamo. Mancano tre gare: si può vincere e perdere contro chiunque. Dobbiamo andare oltre le difficoltà oggettive".

Infine, sul lavoro fatto in questi mesi:
"Ho lavorato tanto sull’autostima e sulla coesione di gruppo. Volevo che diventassero gruppo, nel senso che intendo io. Il destino non lo vediamo, ma intanto siamo qui. E questo è già un ottimo segnale".

Quota salvezza invariata, ma nulla è scontato.
"Secondo me è sempre lì: 42, 43 punti. In Serie B, per esperienza, arrivano risultati inaspettati. Anche il nostro, a Modena, lo era".

E per preparare al meglio la gara con lo Spezia, ancora una volta squadra in ritiro.
"Li ho sempre portati in ritiro. Ogni allenatore ha le sue abitudini ma per me, non conoscendo ancora a fondo i ragazzi, è importante condividere più tempo possibile", le sue parole riportate da TuttoReggiana.com

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