Dall'avvio zoppicante, al 2° posto in classifica. Capitan Gattoni racconta la Pro Sesto

Magic moment per la Pro Sesto, che venerdì inizierà il girone di ritorno... da seconda in classifica, a pari punti con la prima.
Un traguardo forse inaspettato a inizio anno, che sta però premiando il lavoro del club, che ora avrà l'arduo compito di confermarsi. Ma non c'è timore nell'ambiente sestese, come ha confermato uno degli uomini simbolo della squadra, capitan Tommaso Gattoni.

Se qualcuno a luglio ti avesse detto che a fine girone di andata sareste stati secondi in classifica a pari punti con la prima, cosa avresti risposto?
"Gli avrei dato del pazzo. Nessuno ci credeva, forse nemmeno noi, ma con il tempo, con la presa di consapevolezza, abbiamo iniziato a farlo, e i risultati sono piano piano arrivati. E ora che ci siamo, ce lo godiamo".

L'avvio di stagione effettivamente non vi aveva sorriso. Cosa è cambiato in corso d'opera?
"Rispetto alla passata stagione, c'erano stati diversi cambi, tra staff, rosa e dirigenza, era normale che servisse un po' di tempo in più per ricreare l'amalgama, lo sapevamo, ma sapevamo anche che avremmo potuto far meglio rispetto proprio all'anno scorso. Con il cambio di modulo abbiamo preso un'identità precisa, è stato molto bravo il mister a provare qualcosa di diverso al 4-3-3 che non ci faceva girare, e ingranato la marcia: i risultati sono arrivati credendoci e avendo lavorato tanto e bene. E sono arrivati anche con squadre forti".

Tra queste, ci siete anche voi. Lo sapete che, classifica alla mano, siete la squadra da battere?
"No, non credo si sia la squadra da battere. Siamo un'ottima squadra che non deve perdere le caratteristiche di chi ha come primo obiettivo la salvezza".

Sentirvi parlare di salvezza fa però strano...
"Si, capisco che possa far strano se si guarda la classifica, ma questa è la realtà dei fatti, dobbiamo rimanere con i piedi per terra e pensare a centrare prima di tutto la quota che ci consentirà di rimanere in categoria senza patemi: non manca molto. Poi chiaramente sognare non costa nulla, i playoff sarebbero un obiettivo bellissimo, ma andiamo per gradi".

Non siete la squadra da battere, dovete salvarvi...ma la classifica dice che nel girone di ritorno sarete temuti. Si alza il tasso di difficoltà?
"A inizio anno sicuramente qualcuno ci ha sottovalutato, ma ora ci studiano e ci rispettano, e questo fa piacere, certifica il buon lavoro che stiamo facendo. Chiaramente sarà un girone di ritorno diverso rispetto all'andata, nel quale servirà qualcosa in più rispetto a quanto abbiamo già fatto. Le squadre che sono dietro galopperanno, lo scorso anno nel girone di ritorno abbiamo fatto 23 punti, sappiamo benissimo cosa vuol dire dover recuperare terreno. Daremo tutto".

Senti un po' di responsabilità in più, avendo la fascia di capitano?
"Avere la fascia è una grande soddisfazione, perché siamo un gruppo sano e genuino, fatto dei bravi ragazzi prima ancora che ottimi calciatori. È chiaro che qualche responsabilità in più c'è, per ci aiutiamo tra tutti, e non è un peso, ma un piacere indossarla. Anzi, io su tutto ho il dovere di tenere alta la concentrazione e alzare però l'asticella in vista del secondo scorcio di stagione".

Quando sarebbe importante vincere venerdì?
"Intanto sarebbe importante non perdere. Poi, con una vittoria faremmo qualcosa di straordinario, di magico, e daremo tutto per provare a centrare i tre punti. C'è grande voglia di misurarci contro una squadra forte come il Vicenza, soprattutto dopo la gara di andata".