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Pergolettese, Aidoo: "Siamo partiti alla grande, ma il nostro obiettivo resta la salvezza"

Pergolettese, Aidoo: "Siamo partiti alla grande, ma il nostro obiettivo resta la salvezza"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 13:34Serie C
Daniel Uccellieri

Mike Aidoo, classe 2005 cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, oggi pilastro della Pergolettese in Serie C, è stato intervistato dai colleghi di TuttoC.com

Avvio di stagione importante per la Pergolettese, in un girone tosto. Vi aspettavate di partire così bene?
"Sì, siamo partiti bene, ma questo ci dà solo più stimoli per continuare. L’obiettivo principale resta la salvezza, è quello della società e anche il nostro. Però questi risultati ci motivano a fare sempre meglio. Cercheremo di portare a casa più punti possibili e di proseguire su questa strada."

Otto presenze su otto: Curioni ti sta dando grande fiducia. Quanto conta per te giocare con continuità?
"Moltissimo. Per un giovane come me è fondamentale avere la fiducia del mister e della società, perché poi in campo giochi più sereno e ti riescono le giocate. Ringrazio tanto il mister, la società e i compagni che mi hanno accolto benissimo e mi hanno fatto sentire parte del gruppo. Questo aiuta tanto a rendere al massimo."

Nel vivaio dell’Inter eri più un esterno offensivo, ora ti stai affermando come terzino completo. In cosa senti di essere cresciuto in Serie C?
"Sicuramente dal punto di vista difensivo. È un campionato molto tosto, fisico e pieno di giocatori esperti: serve attenzione ai dettagli, perché basta un attimo per prendere gol. Sto migliorando nei posizionamenti, a livello fisico nei contrasti e nella concentrazione. Ogni partita è un’occasione per crescere."

Molti tuoi ex compagni sono rimasti all’Inter Under 23. Tu invece hai scelto la Pergolettese: perché questa decisione?
"Volevo giocare, avere spazio e continuità. All’Inter Under 23 non so se avrei trovato lo stesso minutaggio, mentre qui ho sentito subito fiducia. Il direttore e il mister mi hanno voluto e io ho accettato con entusiasmo. È stata una scelta semplice, perché ho trovato un progetto serio e la possibilità di dimostrare il mio valore."

La Pergolettese è una realtà piccola ma sempre competitiva. Cosa rende speciale questo club?
"Il gruppo, senza dubbio. Siamo molto uniti, ci aiutiamo e passiamo tanto tempo insieme anche fuori dal campo. I compagni più esperti come Lambrughi e Larini ci guidano e ci trasmettono mentalità. Poi ci sono i tifosi: sempre presenti, in casa e in trasferta, ci danno una grande spinta."

Arrivate da un buon pareggio contro l’Union Brescia e ora vi attende l’Alcione. Che gara ti aspetti?
"Il pareggio ci ha dato consapevolezza dei nostri mezzi. L’Alcione è una squadra forte, organizzata e con giocatori di qualità. Dovremo stare attenti e prepararci al meglio in settimana per affrontarli sabato nel modo giusto."

Ti sei formato in una delle migliori scuole d’Italia, quella dell’Inter. Cosa ti porti dietro da quell’esperienza?
"La mentalità vincente e l’umiltà. All’Inter me l’hanno insegnata sin dal primo giorno, e anche i miei genitori mi hanno trasmesso lo stesso valore. Non mollare mai, lavorare sodo, restare umili: sono cose che cerco di applicare ogni giorno qui a Crema."

Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi personali?
"Il mio sogno è arrivare in Serie A e vincere trofei, magari con l’Inter o con un’altra squadra. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma voglio lavorare per raggiungere i palcoscenici più importanti del calcio."

Hai avuto modo di allenarti con la prima squadra dell’Inter nella scorsa stagione. C’è un insegnamento che ti è rimasto impresso?
"Sì, ho avuto la fortuna di allenarmi spesso con loro. Sono professionisti esemplari e si impara tanto solo guardandoli. In particolare devo ringraziare Denzel Dumfries, che mi ha preso sotto la sua ala: mi dava consigli ogni giorno, mi seguiva nei dettagli e mi aiutava a migliorare. Gli sono davvero grato."

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