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Salernitana, Faggiano: "Felicissimo di essere qui, sarà squadra di uomini che lottano"

Salernitana, Faggiano: "Felicissimo di essere qui, sarà squadra di uomini che lottano"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 18:19Serie C
di Luca Esposito

Conferenza stampa di presentazione per il nuovo direttore sportivo della Salernitana Daniele Faggiano. Ecco le sue dichiarazioni: "So che state accostando tanti nomi alla Salernitana, qualche bugia dovrò dirvela per forza. In alcuni casi ho letto calciatori in dirittura d'arrivo quando non li ho mai contattati. Io vorrei costruire un rapporto vero e sincero con tutti, stampa compresa. Vi posso soltanto dire che qui verrebbero tutti volentieri. Sono felice, molto! Ho percepito l'entusiasmo del proprietario e dell'amministratore delegato. Mi sentivo parte integrante ancor prima di firmare il contratto, posso assicurarvi che ce la metterò tutta. Sono consapevole che c'è tanto lavoro da fare, ma la piazza è importante e trasmette stimoli. Se devo sbagliare lo farò con la mia testa e cercherò di commettere meno errori possibile. I risultati si ottengono durante la settimana, non solo nei 90 minuti della domenica. Starò sempre al fianco della squadra e della società, vivrò la città nel bene e nel male perchè dovrò essere bravo a gestire i vari momenti, soprattutto quando le cose andranno bene".

A Salerno c'è da gestire la depressione post doppia retrocessione. Qual è l'obiettivo dichiarato e che squadra partirà per il ritiro?

"Capisco l'ambiente depresso, ma non posso farmi trascinare da questo sentimento negativo. Sono arrivato da poco, ma ho un entusiasmo enorme che voglio trasmettere alla squadra e alla piazza. Parlare con Iervolino ha acuito la mia gioia, è stato un confronto telefonico molto importante. Io sono una persona che vive di sensazioni e, a pelle, ho avvertito un qualcosa di bello. Non vedevo l'ora di diventare il nuovo direttore sportivo della Salernitana, ho scritto diversi messaggi al patron perchè avevo l'ansia. Quanto alla squadra, posso dire che la Salernitana è stata penalizzata su tante cose...mercato compreso. Ma non siamo assolutamente in ritardo. Non so se al 100% saremo pronti per il ritiro, forse qualche calciatore prenderà tempo in attesa della chiamata dalla A o dalla B. Ma in ritiro dovremo avere l'80% dell'organico che affronterà il campionato, al punto che a gennaio occorreranno pochi ritocchi. Chi stravolge e non ripara vuol dire che ha commesso tanti errori".

Chi sarà l'allenatore e che tipo di squadra sarà?

"Ho letto tanti nomi. Qualcuno giusto, qualcuno sbagliato. Ho bloccato tanti calciatori perchè hanno la capacità di adattarsi a diversi moduli, ma chiaramente occorrerà quanto prima individuare il tecnico giusto. E' il secondo tassello da ufficializzare dopo il direttore sportivo. Sto lavorando da ieri sera e a breve ci saranno novità. Quanto alla squadra formeremo il tradizionale mix tra giovani di qualità e calciatori d'esperienza".

Un suo ricordo di Amatino Grisi...

"Era un amico vero, vederlo al calciomercato mi sorprese molto. Sapevo quanto fosse tifoso della Salernitana. Purtroppo non sono stato presente in quei giorni così difficili, mi venne spontaneo mandargli un messaggio pur sapendo che non avrebbe potuto leggerlo. Viveva per i colori granata e mi ha trasmesso il suo senso d'appartenenza. Era un amico, è un amico. Una persona che vedevo sempre in piacere. A me fa solo piacere poter parlare di lui in questo momento così particolare".

Che tipo di organizzazione darà al club?

"Non ho trovato una società disorganizzata, tutt'altro.  Le figure che stanno con me sono marginali, nel senso che le ho al mio fianco da sempre e a prescindere. Io ho firmato ieri, sarò operativo da domani e ora ho la priorità che è rappresentata dall'allenatore. Mi sono dotato di una rete di osservatori composta da persone di cui sui giornali forse non avete ancora parlato. Io so che ho questo entusiasmo anche perchè qui ho trovato organizzazione e voglia di fare bene. Sono carico, motivato, non mi hanno posto limiti. E io sono contentissimo di avere questa opportunità".

E' consapevole di ereditare una situazione molto negativa, con due retrocessioni di fila?

"Dal primo luglio sarò il direttore sportivo della Salernitana e devo guardare al futuro ricordandovi che il budget non vince i campionati. Sappiamo che dobbiamo allestire un rosa competitiva e importante, con attaccanti che facciano la differenza e difensori che ci consentano di subire meno gol possibili. Prenderemo un allenatore che studia gli avversari, che riparte dagli errori, che già dal lunedì ha le idee chiare. Poi ci saranno tanti fattori che possono influire sull'esito del risultato, non posso venire qui a fare promesse. Io non posso sentir parlare di passato. Mi rendo conto di tante cose, ma io ho l'obbligo di trasmettere entusiasmo a ciascuna componente. Non voglio passare per una persona stupida, ma per un professionista che lavora che riporta la Salernitana dove le spetta. Proveremo a vincere, su questo non c'è ombra di dubbio. Non prenderò gente che viene qui a svernare. Io voglio restare più tempo possibile a Salerno e devo fare bene, ho fatto di tutto per venire e sono felicissimo di essere qui".

Si chiede al direttore sportivo se anche quest'anno il diktat sia quello di cedere prima di acquistare, in virtù di contratti spropositati dal punto di vista economico...

"Parlo dei calciatori svincolati. Ferrari ad esempio è un calciatore che avrei sempre voluto, ma siamo in Lega Pro e stiamo parlando del nulla. Quanto ai tesserati, io non regalo niente a nessuno. Gli ingaggi sono pesanti, ma anche a loro peserà giocare in terza seria. Ragion per cui se vogliono parlarmi sanno che sono a disposizione. Non è che quando hanno fatto il contratto avevano la garanzia di stare sempre nelle alte categorie, si perde tutti insieme. C'è massima apertura, ma non mi faccio mettere le mani al collo da nessuno. Ci dobbiamo guardare tutti in faccia".

Le strategie cambieranno in base al girone?

"Se volete che vi dico "voglio vincere" per poi prendere le pernacchie sappiate che non sono il tipo. A chiacchiere non si vince, non voglio alimentare l'entusiasmo momentaneo. Non sono venuto qui a prendere il contratto o a vivacchiare, ma non mi fate misurare le parole quando parlo. Noi dobbiamo costruire la rosa per essere competitivi e per fare bene, a prescindere dal girone, sapendo che vincere è difficile in terza categoria, in seconda categoria, in Promozione e ovunque. Il girone C è tosto anche dal punto di vista ambientale e siamo mentalizzati su questo raggruppamento qui, ma se andassimo nel girone B non mi farei alcun problema. Anzi...".

Un identikit dell'allenatore?

"Devo avvertire a pelle dalla prima chiamata che è l'uomo giusto. Sono loro a dover dare a me certezze e garanzie trasmettendomi entusiasmo. Vorremmo un tecnico che faccia giocare bene le proprie squadre  e che è abituato a stare in alto. Abbiamo visto allenatori interessanti, qualcuno sul campo già poteva fare il salto di categoria ma fare scommesse fa paura. Noi stiamo lavorando su 2-3 nomi, gente che ha già guidato squadre nel girone C. E' un vantaggio per noi avere chi conosce gli avversari e il campionato".

Cosa può dare Faggiano rispetto ai suoi predecessori?

"Tutti possono incappare in annate negative. Io metterò a disposizione della Salernitana me stesso, con entusiasmo e voglia di lavorare in una società importante come la Salernitana. Sento dentro una spinta in più, vorrei sbagliare il meno possibile. Chi c'è stato prima è un collega o un amico e non mi permetto di entrare nel merito: chi giudica da fuori è bravissimo, poi sul campo incontri i problemi.  Vi dovrò dire qualche bugia a fin di bene, è per aiutare il mercato della Salernitana. Non vi farò prendere un buco, vi farò capire come stanno le cose"

Quando parla di calciatore di spessore si riferisce a chi ha già fatto la C da protagonista o a chi viene da categorie superiore?

"Potrebbe esserci qualcuno che scende da categorie superiori, ma ne immagino un paio al massimo. Non tutti riescono a calarsi nella categoria: fai le trasferte in pullman e non in charter, durano due giorni e non poche ore. Quando di difficoltà ambientale mi riferisco al fatto che troveremo nel nostro percorso piazze calde e servono uomini pronti a dare tutto in questa maglia. Un conto è giocare nei campetti, un altro è andare a Cerignola, a Potenza o a Monopoli. Quando vai in trasferta avverti tifo e passione, è una componente che non dobbiamo sottovalutare".

Vuole mandare un messaggio ai tifosi della Salernitana, a maggior ragione dopo le polemiche per la gara con la Samp?

"Capisco delusione e scoramento, è normale che più di qualcosa a sfavore c'è stato. Proverò a far tornare loro l'entusiasmo, mi è capitato in passato di lavorare in piazze con 5000 spettatori sugli spalti e che hanno poi riempito lo stadio in sessantamila. E' il lavoro che fa la differenza, se sbaglio poco e otteniamo risultati sarà automatico avere l'appoggio della gente".

Che impressione ha avuto da Iervolino?

"Di un presidente che vuole ripartire e che vuole trarre energia anche da quello che è successo in questo biennio. Ha entusiasmo e questo per me è importante"

Pescherete anche qualche giovane da Primavere importanti?

"Ogni strategia va adattata al posto dove vai. Io qui scommesse non posso farne tante. Siamo al 30 giugno, alcune squadre si sono organizzate e proveremo a prendere qualcosa a stretto giro. Non è colpa della società se i tempi si sono allungati, ma sono cause di forza maggiore che non mi spaventano. Non credo nel giocatore che si adatta a un solo sistema o a un solo modulo. Noi andiamo alla ricerca di gente con mentalità, che abbia voglia di giocare. Io parlo con gli agenti, ma amo interfacciarmi con i diretti interessati per percepire se vuole la maglia o soltanto i soldi. Ho sentito qualcuno, mi ha chiesto un ingaggio importante e allo stesso tempo voleva aspettare: ho detto io di no, non ci servono profili del genere".

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