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Viali: "Felice per l'Ascoli. Ho allenato D'Uffizi in Serie B, ha davvero molta qualità"

Viali: "Felice per l'Ascoli. Ho allenato D'Uffizi in Serie B, ha davvero molta qualità"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:19Serie C
Claudia Marrone
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TMW Radio / A Tutta C
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Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto mister William Viali, uno di quei tecnici che si inserisce sicuramente nella categoria 'svincolati di lusso'. Proprio del suo personale momento, che lo vede ai box dopo l'addio con la Reggiana, ha così parlato: "Mi tengo sempre attivo, sto vedendo molte partite dal vivo e sto andando a vedere qualche allenatore, per cercare di trovare qualcosa di diverso, per aggiornarmi".

Manca dalla Serie c da tre anni, nei quali è stato in B: che categoria sta vedendo adesso rispetto a quella che ha lasciato Lei?
"Mi sembra che il livello si stia rialzando, ci sono molte società che stanno investendo per cercare di essere promosse in Serie C, e probabilmente molte di queste sono concentrate nel Girone C. dove appunto c'è un livello altissimo, ma anche negli altri due raggruppamenti vedo delle realtà molto forti e con le idee molto chiare".

Nel Girone B sta impressionando l'Ascoli che era alla ricerca di riscatto dopo una stagione non propriamente esaltante. Ora è in lotta per la promozione...
"Mi fa molto piacere vedere che sia partito così bene in questa stagione, mi ha meravigliato perché, come dicevi, le difficoltà che ha avuto nella passata stagione non son state poche, ma dopo magari un anno complicato, con la retrocessione, si rischia di ereditare sempre un po' di negatività, cosa che non c'è questo anno, dove vedo grande entusiasmo e qualità nel gioco. Sono felice che D'Uffizi, che ho allenato ad Ascoli in Serie B, stia facendo molto bene perché è un ragazzo che ha qualità veramente importanti e sono felice per la piazza perché merita di togliersi delle soddisfazioni".

Un'altra piazza che per il momento si sta togliendo soddisfazioni è il Cosenza, altra squadra che Lei conosce bene e dove c'è una forte contestazione alla proprietà ormai da anni.
"Sì, conosco bene quell'ambiente, e anche io avevo delle riserve relative all'atmosfera che si era creata con la retrocessione e con la contestazione che arrivava da lontano a Guarascio, ma conosco quei ragazzi che sono rimasti, Lorenzi, Mazzocchi, D'Orazio, conosco la qualità sia tecnica che morale quindi non mi meraviglio che stiamo facendo così bene. Poi hanno preso un allenatore comunque giovane ma che veniva da una stagione molto positiva, un mister che è stato bravo a non farsi inquinare da tutti i discorsi negativi extra campo che ci sono stati durante l'estate: il grande merito di Buscè è stato proprio questo, con anche l'essere riuscito a condividerlo con i giocatori. C'è il focus solo sul campionato".

Lei adesso è svincolato: da che progetto vorrebbe ripartire dopo gli ultimi anni di carriera?
"È sempre complicato saperlo, nel senso che ho le idee chiare nel voler ritrovare una situazione che mi possa dare continuità nel lavoro e non farmi lavorare magari sempre solo per qualche mese o per una stagione, perché credo che il lavoro dell'allenatore si possa vedere nel tempo, anche se noi tecnici ne abbiamo sempre poco. Cosa cercare è veramente difficile, faccio un esempio: quest'estate mi sono fatto nella mia testa una classifica di chi secondo me aveva lavorato bene sul mercato e chi aveva anche allenatori molto bravi, ma il campionato ha detto poi cose diverse. Quello che intendo, è che è sempre complicato scegliere a bocce ferme, uno si deve buttare dentro e dare tutto a se stesso e cercare di fare il meglio possibile. Quando si hanno vibrazioni positive, al di là di una classifica complicata, è giusto cavalcarle perché far troppi pensieri, essere troppo razionali non è sempre la migliore soluzione".

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