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16 marzo 1979, muore Giuliano Taccola dopo un malore nello spogliatoio Amsicora di Cagliari

16 marzo 1979, muore Giuliano Taccola dopo un malore nello spogliatoio Amsicora di CagliariTUTTO mercato WEB
giovedì 16 marzo 2023, 23:00Accadde Oggi...
di Andrea Losapio

Cinquantaquattro anni fa moriva Giuliano Taccola, attaccante della Roma, nello spogliatoio Amsicora di Cagliari. Toscano di Uliveto Terme, vicino Pisa, passò quindicenne, nel 1959, al Genoa. Dopo la trafila nelle giovanili andò a farsi le ossa fra D, C e B con Alessandria, Varese, Entella e Savona; nel 1966 fu tra i protagonisti della promozione del Savona in Serie B. L'anno dopo il ritorno al Genoa, un solo campionato, per poi andare alla Roma all'età di ventitré anni. All'esordio di campionato, contro l'Inter nel 1967-68, riuscì a segnare il gol romanista che permise il pareggio. Diciassette gol in quasi due stagioni, fino a quel 16 marzo 1969.

Antidivo per eccellenza, non gradiva granché la pubblicità, aveva segnato 10 reti al primo anno, mentre era a quota 7 in quello successivo. In panchina c'era Helenio Herrera, ma il problema è suo: all'inizio del 1969 ha influenze improvvise e durature, un problema cardiaco, un'operazione alle tonsille, una bronchite e una polmonite. Taccola forse doveva riposare, mentre il Mago lo voleva in campo, litigando con i medici, senza accettare la diagnosi e criticando le cure.

Contro la Sampdoria, a due settimane dalla fatale trasferta di Cagliari, Taccola si fa male al malleolo. Però recupera in un lampo, viene convocato ma non scende in campo per un malore notturno. A fine partita festeggia con i compagni nello spogliatoio, ma dopo cinque minuti è blackout. I medici provano a salvarlo ma non ce la fanno. I famigliari chiedono un'inchiesta che viene chiusa in pochi giorni, mentre la perizia legale viene consegnata alla moglie Marzia nel 1995, dopo 26 anni.

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