Giroud e un ritorno in nazionale: "Dovrebbe esserci proprio una grande emergenza"

Nonostante l’ottimo inizio di stagione con il Lilla, Olivier Giroud non prevede un ritorno in nazionale. Il bomber 38enne, miglior marcatore di sempre dei Bleus, ha ribadito più volte di aver voltato pagina, ma in un’intervista a RMC ha ammesso che, in caso di necessità assoluta, non rifiuterebbe una chiamata di Didier Deschamps.
"Non ho la volontà di tornare, ho già ricevuto un bellissimo omaggio", ha dichiarato Giroud con il suo consueto equilibrio. "Se la madre patria mi chiamasse? Dovrebbe davvero esserci una grande emergenza (ride, ndr). Ora mancano cinque attaccanti e il CT non mi ha chiamato, segno che ha capito che la mia storia con la nazionale è finita. Però, se in una partita o in un raduno ci fosse bisogno di dare una mano, non è nel mio stile rifiutare una convocazione, anche se ho annunciato il mio ritiro. Per rendermi utile, potrei farlo".
L’attaccante, che ha scelto di chiudere la carriera in Ligue 1, lascia dunque uno spiraglio: "Se il CT mi chiamasse perché conosco bene gli Stati Uniti, in vista del Mondiale 2026? Possiamo parlarne, ma non siamo a quel punto". Tra nostalgia e lucidità, Giroud conferma la sua scelta, ma con la stessa disponibilità e generosità che ne hanno sempre contraddistinto il percorso.
