United, Maguire: “Critiche? Anche Beckham e Rooney hanno avuto momenti difficili"

Dopo la sconfitta di misura all’esordio stagionale contro l’Arsenal (1-0 all’Old Trafford), Harry Maguire ha parlare ai microfoni di The Athletic iniziando proprio dal match contro i Gunners: "Alla fine è stata una delusione. Questo club pretende di vincere ogni partita, e quando indossi questa maglia, non puoi mai sentirti soddisfatto se non porti a casa i tre punti. Siamo fermi a zero in classifica e sappiamo che dovremmo avere di più. Tuttavia, ci sono degli aspetti positivi: la prestazione è stata migliore, c’è stata più intensità, e meritavamo almeno un punto”
Sulla scelta di Amorim di mettere De Ligt titolare e Maguire in panchina: "C’è sana competizione. Il mister ha decisioni difficili da prendere. La rosa è davvero competitiva, in ogni ruolo ci sono giocatori di alto livello. Io e Matthijs ci siamo alternati nel ruolo centrale, ma possiamo anche giocare sui lati. L’ho dimostrato con l’Inghilterra, e lo stesso ha fatto lui con l’Olanda. La concorrenza è sana e utile per tutti".
Maguire ha poi elogiato i nuovi innesti offensivi: "Mbeumo, Matheus Cunha e Sesko hanno già dimostrato di poter segnare e creare occasioni. Sono avversari complicati per qualsiasi difensore. Matheus può segnare da qualsiasi posizione, Bryan è micidiale sul secondo palo, e Benjamin è semplicemente imponente: ha fisico, velocità, forza e un gran gioco aereo. Sono il tipo di giocatori che questo club merita"
Maguire ha parlato anche della nuova struttura interna voluta da Amorim, che prevede un gruppo allargato di leader in rosa: “Credo che il mister volesse un gruppo ristretto di giocatori con cui confrontarsi, invece di caricare tutto su Bruno Fernandes. Questo non significa che gli altri non siano importanti o non siano considerati leader. Bruno resta il capitano, ma noi lo supportiamo pienamente, come abbiamo sempre fatto".
Sulle critiche e il passato: “Sono sempre stato bravo a gestire le critiche. Non mi hanno mai colpito troppo. Ho mantenuto una forza mentale costante. Ora che sono più maturo, cerco di trasmettere questa esperienza ai più giovani. Tutti attraversano momenti difficili, anche campioni come Beckham o Rooney. È parte del gioco. Ho avuto davvero solo sei mesi complicati. Gli ultimi due anni e mezzo, invece, sono stati molto positivi. Sto giocando bene, ho ricostruito un bel rapporto con i tifosi e mi sento in un buon momento della mia carriera. Giocare per questo club è un onore e un privilegio".
Infine, una riflessione sul sul futuro a Manchester: “Sono sicuro che il club abbia fatto sapere questa estate che non potevo partire a qualsiasi costo. Alcune squadre hanno chiesto, ma hanno ricevuto risposte chiare. Nei prossimi mesi parleremo del futuro: se ci sarà un’estensione o si valuterà altro a gennaio. Ho le idee chiare su ciò che voglio, ma non è il momento di dirlo pubblicamente. Questo club è speciale, e sarebbe un errore volerlo lasciare alla leggera".
