L'ex Sampdoria Adrien Silva si ritira: "Dal Portogallo all'Italia, ho sempre dato tutto"

Adrien Silva si ritira. Il centrocampista portoghese, passato anche in Italia tra il 2020 e il 2022 indossando la maglia della Sampdoria, a 36 anni ha annunciato il suo addio al calcio sui social: "Arriva un momento in cui senti che è il momento di andare avanti, con il cuore in pace e l'orgoglio di chi ha dato tutto al gioco che ama. Oggi, ripenso a quanta strada ho percorso e comprendo che è ora di chiudere un ciclo che mi ha regalato tutto: il calcio.
Oltre 450 partite, migliaia di allenamenti, viaggi, vittorie e sconfitte hanno plasmato l'uomo e il giocatore che sono. Ma soprattutto, sono stati anni di passione e dedizione totale a un sogno nato tanto tempo fa in Francia, dove tutto è iniziato. La passione per questo sport è nata con me e mi ha accompagnato in ogni passo, guidandomi verso l'obiettivo di diventare un professionista.
Lo Sporting è stata la mia casa, il luogo in cui mi sono formato come giocatore e come uomo. È stato lì che ho imparato il valore del duro lavoro, degli standard elevati e l'onore di rappresentare un simbolo più grande di noi. Ho avuto il privilegio di essere capitano del club in cui sono cresciuto, un'emozione impossibile da descrivere a parole: oltre 200 partite, due Coppe del Portogallo, tre Supercoppe e, soprattutto, un legame eterno con un'istituzione che ha forgiato il mio carattere. Ogni applauso dei tifosi rimarrà impresso nella mia memoria con gratitudine.
Rappresentare la Nazionale è stata la realizzazione di quel sogno d'infanzia. Ho sempre creduto che indossare la maglia del Portogallo significasse portare l'orgoglio e la speranza di un intero Paese. Essere Campione d'Europa nel 2016, indossando il numero 23, è stato l'apice della mia carriera, un ricordo che ancora mi fa sorridere.
La mia carriera mi ha portato in diversi Paesi: Inghilterra, Francia, Italia ed Emirati Arabi Uniti. In ogni luogo ho trovato nuove sfide e culture, e mi sento privilegiato di aver condiviso lo spogliatoio e affrontato alcuni dei migliori giocatori del mondo.
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la mia famiglia. Sono stati la mia casa e il mio equilibrio in ogni momento. Ai tifosi, ai compagni di squadra, agli allenatori e allo staff porgo i miei più sinceri ringraziamenti. Ho sempre cercato di vivere questo sport con resilienza, leadership e impegno. Se lascio l'esempio che, con il lavoro, il coraggio e l'umiltà, si può arrivare lontano, allora considero di aver compiuto la mia missione.
Essere un calciatore è stata la mia vita, la mia passione e la mia casa fino a oggi. Ora, chiudo questo capitolo con un cuore pieno, sereno e grato, sapendo di aver dato tutto. Grazie, calcio. Grazie di tutto.
