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Il Como Women vola con il 30enne Bruzzano: "Spero di essere un esempio"

Il Como Women vola con il 30enne Bruzzano: "Spero di essere un esempio"TUTTO mercato WEB
© foto di Fabrizio Cusa
venerdì 3 novembre 2023, 17:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

“La mia vita e la mia giovane carriera sono state un percorso di crescita, partito dal basso. Ed è forse questa visione così ampia ad avermi portato fin qui”. In un’intervista rilasciata ai canali ufficiali della FIGC il tecnico del Como Women Marco Bruzzano parla della suo sbarco in massima serie ad appena 30 anni in vista della sfida contro quell’Inter che contribuì a portare in Serie A come vice di De La Fuente: “Non vivo la partita contro l'Inter come un cerchio che si chiude, ma ripenso a tutte le scelte che ho fatto, alcune anche molto difficili. Sarà bellissimo vivere questi 90 minuti. - continua Bruzzano parlando della sua carriera - Ho sempre cercato di affiancare al campo un percorso di studio e il lavoro: portavo avanti il mio sogno, ma anche un piano B che può sempre tornare utile. Ora mi dedico esclusivamente a questa attività, ma più faccio e più mi accorgo che l'allenatore è quello che voglio fare. Essere riuscito ad arrivare in Serie A a 30 anni spero possa essere un esempio per le società, perché il Como ha fatto una scelta coraggiosa e non scontata, ma anche per tutti i ragazzi e le ragazze che hanno passione per il calcio. Se ci metti tutto te stesso senza smettere di crederci, ce la puoi fare”.

Spazio poi ai suoi modelli a partire da un altro giovane come Francesco Farioli del Nizza: “Lo apprezzo moltissimo, rappresenta un modello simile al mio, anche per età. Ha idee interessanti, che cerco di approfondire quando posso. Sono attratto dagli allenatori-formatori, che incidono sui propri giocatori a livello individuale. Guardiola, in questo senso, è quello che probabilmente ha le maggiori capacità di adattare e cambiare il suo calcio in base ai propri giocatori”.

Infine un pensiero alla sua squadra: “Abbiamo cambiato 14 giocatrici rispetto allo scorso anno fa, l’obiettivo resta quello della salvezza, ma cercando di avere delle idee di calcio tali da poter mettere in difficoltà tutte le grandi squadre. Noi abbiamo le chiavi per lo sviluppo per far conoscere il calcio femminile a tutti, dobbiamo andare in campo e cercare di dare spettacolo. Non pensavo di arrivare ad allenare una squadra femminile, ma vedendo le prime partite ho capito che c’erano passione e qualità tecniche. Non mi sono mai approcciato con scetticismo, anche se il più grande cambiamento l’ho vissuto quest'anno: ora sei l’allenatore, sei il primo responsabile, da ‘Marco’, sono diventato ‘mister’. Sono un ragazzo solare a cui piace avere un rapporto umano, ma ora serve un minimo di distacco, perché sono io a dover fare le scelte”.

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