Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Chivu umilia Fabregas. La scelta estiva vincente di Marotta. Commisso ingaggi un vero manager e a gennaio via mezza squadra. La sfida di Spalletti battere il suo Napoli per conquistare il mondo Juve

Chivu umilia Fabregas. La scelta estiva vincente di Marotta. Commisso ingaggi un vero manager e a gennaio via mezza squadra. La sfida di Spalletti battere il suo Napoli per conquistare il mondo JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Luca Calamai
Oggi alle 00:00Editoriale
Luca Calamai

Lo ha letteralmente tritato. Chivu umilia Fabregas e l’Inter travolge per 4 a 0 il Como. E’ un risultato importante per la classifica e ancora più interessante per le riflessioni che accompagnano questo inatteso risultato. In estate la società nerazzurra aveva puntato sul tecnico spagnolo. Lo aveva fatto in maniera pubblica. Andando incontro a un contraccolpo pesante quando Fabregas ha deciso di restare sulle rive del lago. Non è stato facile per il presidente Marotta gestire quel momento. Non è stato facile scegliere una nuova strada tecnica. Lo confesso, puntare su Chivu mi sembrava un triplo salto mortale. Immaginavo che sarebbe stato necessario un tecnico con ben altra esperienza per far ripartire il gruppo nerazzurro dopo le dolorose sconfitte della passata stagione. Invece Chivu per il momento sta rimanendo a galla. Anzi, direi che ha già superato qualche passaggio difficile. Bravo Marotta quindi, E occhio a questo Chivu che sta crescendo di partita in partita. Non atteggiandosi a santone ma portando avanti ottime idee di calcio. La sua Inter è credibile sia per la corsa allo scudetto, sia in Champions
La Fiorentina invece è ormai un caso nazionale. Il disastro contro il Sassuolo è l’ultima goccia di un vaso che è straboccato ormai da tempo. Se Commisso vuole salvare la sua creatura da una retrocessione che oggi sembra inevitabile intervenga subito ingaggiato in pochi giorni un grande manager. Il primo nome che mi viene a mente è quello di Galliani. Ma è solo un nome. Un manager che a gennaio cambi tutto quello che si può cambiare.

Questa Fiorentina non può salvarsi. Ma questa proprietà non può accettare questo disastro senza reagire. Non può andare avanti senza dirigenti alì’altezza di una situazione così complicata. La Fiorentina può ancora salvarsi ma non deve più perdere neppure un secondo.
E stasera c’è Napoli-Juve. Una sfida importante per la classifica, certo. Ma con mille storie che la alimentano. Il protagonista numero uno è Luciano Spalletti che torna per la prima volta da rivale al Maradona. Non sarà un momento facile l’ingresso nello stadio che gli ha regalato lo scudetto. La gioia più bella della sua pur importante carriera da allenatore. Ricordiamo che si è fatto tatuare il simbolo del Napoli sul suo braccio destro. Ma stavolta Spalletti ha bisogno di battere i suoi amici partenopei. Per dare colore alla classifica e per prendersi un mondo bianconero che lo ha accolto con simpatia ma anche con diffidenza. Dall’altra parte c’è Antonio Conte che il mondo Juve lo conosce come le sue tasche. L’allenatore del Napoli alla faccia della classifica vive giorni tormentati. Non sente apprezzato come dovrebbe il suo lavoro. Non mi sorprenderei se a giugno le strade di Conte e del Napoli si separassero. Oggi Antonio ha fame di successi, vuole il secondo titolo consecutivo. E magari un giorno le strade sue e della Juve potrebbero tornare a incrociarsi.

Altre notizie Editoriale
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Pronostici
Calcio femminile