San Siro passa a Inter e Milan: è ufficiale. Cosa succede ora: nel 2030 il nuovo stadio
"Ricorda, ricorda il 5 novembre": la congiura delle polveri non c'entra nulla, anche se a Milano qualcuno la ipotizzerà per San Siro. Inter e Milan hanno firmato il rogito per l’acquisto dello stadio Meazza e delle aree circostanti dal Comune di Milano, avvenuto formalmente tramite la società Stadio San Siro S.p.A., controllata da Nsm Holding (scatola costruita ad hoc e compartecipata, da Blueco per l'Inter e Red Stadco per il MIlan). Pagata la prima rata dei 197 milioni di euro di valutazione, che saranno scontati di circa 22 milioni per bonifiche e rifacimento tunnel Patroclo. A finanziare l'operazione da 1,2 miliardi di euro complessivi, Goldman Sachs e J.P. Morgan come coordinatori principali, con Banco BPM e BPER Banca come partner bancari dei due club.
Il nuovo impianto, progettato da Foster + Partners e Manica, avrà una capienza di circa 71.500 posti e sarà al centro di un grande intervento di rigenerazione urbana con attività commerciali, hotel, ristorazione e servizi. I lavori dovrebbero consentire l'inaugurazione a fine 2030 e le prime gare nel 2031. La demolizione del Meazza è prevista poi entro il 2032, mentre la rifunzionalizzazione della porzione residua dell’impianto - minima - si completerà entro il 2035.
Il percorso autorizzativo inizierà con la presentazione del progetto entro luglio 2026 e la Conferenza dei Servizi da chiudersi entro marzo 2027. Il cantiere dovrebbe aprire nella primavera 2027. Il contratto prevede clausole di recesso qualora l’iter amministrativo incontrasse ostacoli insormontabili. A tal proposito, restano almeno sette ricorsi pendenti, molto eterogenei tra di loro. E pende, anche se non spaventa i club, l'inchiesta della Procura di Milano, che indaga per turbativa d’asta sulla procedura di vendita.











