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#allegriout non è più l’unico hashtag di moda… Si sono aggiunti #pioliout e #garciaout

#allegriout non è più l’unico hashtag di moda… Si sono aggiunti #pioliout e #garciaoutTUTTO mercato WEB
mercoledì 20 settembre 2023, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Tutto va di fretta, non c’è neppure il tempo di ragionare su quanto accade. La voglia di commentare (e giudicare) ogni episodio è tanto impellente quanto il desiderio di passare al successivo post che sta facendo tendenza. Il calcio non fa eccezioni. C’è sempre qualcosa o qualcuno che finisce sotto l’occhio della critica. Può essere un rigore generoso, così come un pallone (forse) oltre la linea laterale. Nessuno sfugge al giudizio di coloro che sono certi di conoscere la materia calcistica perché, cito testuali parole, “… io vedo calcio da 10 anni”. Sembra che sia sufficiente assistere ad un tot di partite per guadagnarsi il patentino di “sommo conoscitore del calcio giocato” e, di conseguenza, la possibilità di gridare allo scandalo ogni volta che accade qualcosa di anomalo in campo o fuori dal campo (almeno agli occhi del possessore del patentino). Per mesi mi sono impegnato a capire il perché di tanto “odio calcistico” nei confronti di Allegri. Surreale la divisione tra allegriani e non allegriani, quasi da tragedia greca. Quando la Juventus vince, ecco gli allegriani ridicolizzare chi vorrebbe l’attuale allenatore bianconero in vacanza forzata. Quando la Juventus perde, invece, ecco che l’hasttag #allegriout è ovunque con critiche feroci verso “il vero male della Juventus”. Bene, Allegri non si sentirà più tanto solo adesso… Nel mirino di tifosi, addetti ai lavori e semplici leoni da tastiera sono finiti altri due allenatori, Garcia e Pioli.

Il primo, dopo quattro partite, è già stato bollato come una scelta scellerata. Il secondo è un incapace perché “perde i Derby sempre alla stessa maniera” (altra citazione).
Non so se sarà per il fatto che mi sto avvicinando al mezzo secolo di vita sulla Terra o perché, in fondo, non ho mai amato polemizzare, soprattutto sul calcio (motivo per cui preferisco sempre declinare inviti TV e concentrarmi, invece, sul calcio del passato attraverso le pagine di Calcio2000) ma, onestamente, faccio fatica ad accettare questo modus operandi. Cerco di essere sintetico e diretto. Allegri non è un brocco, così come non lo sono Garcia e Pioli. Ci sono momenti dove tutto va a gonfie vele e altri in cui, invece, nulla va come dovrebbe andare. E’ il bello dello sport, è l’anima del calcio. Chiaro, ognuno ha i suoi giocatori e allenatori preferiti ma, a mio avviso, non avere mai il coraggio di cambiare le proprie idee è un limite. Perché non dare una seconda chance ad Allegri dopo quanto accaduto lo scorso anno? Perché non dare a Garcia il tempo di capire come far girare il Napoli secondo le sue idee? Perché non guardare al lavoro fatto da Pioli a 360° e non solo concentrandosi sui Derby? Il calcio non è una scienza esatta. Nessuno, in realtà, ha la verità tra le mani. Se così fosse, il calcio sarebbe di una noia mortale… Più calcio e meno hashtag per tutti. Liberi di dar vita anche al #ponciroliout…

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