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Che fine ha fatto... Ventre: un Viareggio con l'Inter, e poi...

Che fine ha fatto... Ventre: un Viareggio con l'Inter, e poi...TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 21 aprile 2021, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Nuovo appuntamento della rubrica “Che fine ha fatto…”, un viaggio alla riscoperta dei talenti transitati dalle pagine dell'Almanacco de La Giovane Italia nell'anno che segna la sua decima edizione. Oggi il nostro ospite di giornata è Michael Ventre, attaccante classe 1996 scuola Genoa e con un passaggio nella Primavera dell’Inter presente in tre diverse edizioni del nostro Almanacco. Chi ci ricordava? Tre diversi calciatori con grandi qualità come Zico, Lorenzo Insigne e Dries Mertens

Ciao Michael! Come è stata la tua esperienza nel Genoa, la squadra in cui giocavi quando sei entrato nei radar de La Giovane Italia?
"Arrivo al Genoa all’età di 15/16 anni e vi resto fino gli Allievi Nazionali. In società mi son sempre sentito coccolato ed ho avuto modo di crescere e formarmi calcisticamente in un ambiente sereno, in cui mi trovavo abbastanza bene ed avendo come compagni di squadra ragazzi che adesso calcano palcoscenici importanti, come ad esempio Mandragora. In questo periodo ho avuto anche l’opportunità di essere convocato per un ritiro estivo con la prima squadra".

È allora che vieni notato dall’Inter, che decide di aggregarti alla Primavera.
"Arrivare in una società importante come l’Inter è il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio. Purtroppo è stato un salto probabilmente troppo grande, soprattutto per il contesto cittadino che mi trovavo a vivere. Quell’anno sono stato titolare in Primavera (squadra in cui figuravano tra gli altri Dimarco e Bonazzoli) però, oltre allenarsi con la prima squadra, nulla più. Tornassi indietro credo che non rifarei questa scelta, soprattutto perché avrei potuto giocarmi meglio le mie carte a Genova e magari far qualche presenza in Serie A".

Durante il periodo rossoblù, hai avuto la possibilità di vestire anche la maglia azzurra delle Nazionali giovanili.
"Son stato convocato a partire dalla U14 fino alla U17. Ho partecipato a diversi ritiri e avuto la possibilità di partecipare ad un torneo in Svizzera con mister Evani. Il mio periodo in nazionale si conclude con qualche partita durante le qualificazioni all’Europeo U17 (perso in finale contro la Russia ai rigori), avendo davanti gente come Vido e Parigini. È un piccolo rimorso che porto con me ma sicuramente ho vissuto molte belle esperienze con questa maglia".

Qual è oggi il tuo rapporto con il calcio?
"Si tratta di un rapporto estremamente diverso da quello che avevo durante quelle stagioni. Ciò che mi ha fatto cambiare modo di intendere il calcio è stata, in particolare modo, la serie di prestiti tra Siena, Avellino e Cosenza che ho vissuto in seguito all’esperienza nerazzurra. In quegli anni stavo già iniziando a pensare di costruire un qualcosa di stabile con la mia compagna, per cui ho riflettuto molto bene sul fatto se voler continuare a giocare tra i professionisti ma essere costretto a spostarmi ogni anno oppure costruire qualcosa di diverso e vivere il calcio come divertimento. Ho scelto la seconda strada e attualmente gioco per puro divertimento a Ventimiglia nella società locale che disputa il campionato di Eccellenza. Contemporaneamente con mia moglie ho aperto a Sanremo due attività complementari tra loro, avendo uno studio da nutrizionista (ambito di studi di mia moglie) e un negozio di integratori utilizzati soprattutto da chi va in palestra. Ho scelto così di dare maggiore valore alla famiglia, restando vicino casa e dimostrando in campo quale è il mio valore".

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
"Quando sono arrivato a Ventimiglia, ho promesso alla dirigenza che avrei dato il mio contributo per raggiungere la promozione in Serie D. Vedendo il campionato di Eccellenza, mi sento di dire che possiamo giocarcela con tutti e provare ad ottenere presto il nostro obiettivo. Son molto contento di dove sono attualmente quindi il mio unico obiettivo è questo".

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