Al-Khelaifi difende Luis Enrique: "Voleva calmare, è il tecnico più rispettato al mondo"

Il presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaifi, ha difeso il suo allenatore Luis Enrique dopo che quest'ultimo è stato coinvolto nella rissa scoppiata al triplice fischio della finale del Mondiale per Club, che il PSG ha perso 3-0 contro il Chelsea.
Un match diventato teso negli ultimi minuti, con numerosi contrasti duri e l'espulsione di Joao Neves per aver tirato i capelli di Cucurella. Il parapiglia si è acceso a centrocampo e ha coinvolto anche Luis Enrique: l'allenatore spagnolo è accorso nella zona dove Achraf Hakimi e Gianluigi Donnarumma stavano discutendo con João Pedro, finito a terra dopo aver ricevuto un colpo. L'asturiano ha cercato di separare i giocatori ma si è ritrovato coinvolto nella rissa e ha colpito l'ex attaccante del Brighton prima al petto e poi al volto con il braccio sinistro. L'incidente ha provocato diversi minuti di discussione tra le due squadre prima che la situazione si calmasse.
Al-Khelaifi ha commentato l’accaduto in zona mista al MetLife Stadium: "Abbiamo l'allenatore più disciplinato e rispettato del mondo", ha dichiarato, prima di aggiungere: "È andato a sedare la rissa e si è trovato coinvolto. Gli allenatori meritano rispetto". Luis Enrique ha spiegato l'incidente in conferenza stampa, dichiarando che la sua intenzione era solo quella di "separare i giocatori" e prevenire ulteriori problemi: "Alla fine del match c'era una situazione che credo fosse totalmente evitabile da parte di tutti. Il mio obiettivo era separare i giocatori per evitare che ci fossero altri problemi".
