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Vincenzo Iaquinta, da Campione del Mondo alle aule del tribunale. Per delle armi denunciate

Vincenzo Iaquinta, da Campione del Mondo alle aule del tribunale. Per delle armi denunciateTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 21 novembre 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Tornare alla luce della ribalta un anno dopo essersi ritirato, ma per i motivi sbagliati. Vincenzo Iaquinta ha appeso le scarpette al chiodo nel 2013, dopo 40 presenze e 6 gol in Nazionale, una carriera ottima fra Udinese e Juventus (meno al Cesena), un titolo di Campione del Mondo e l'etichetta del gregario di successo. Perché nel febbraio del 2015 Vincenzo Iaquinta finisce nei guai, visto che vengono rinvenute delle armi da fuoco nella casa del padre: le armi sono regolamente denunciate, ma vengono violate le norme penali sulla custodia. Il padre, peraltro, viene accusato di affiliazione alla Ndrangheta e questa diventa un'aggravante per la posizione dell'ex centravanti.

Nel dicembre del 2015 viene rinviato a giudizio, mentre nel 2018 - a seguito della requisitoria per il processo Aemilia - il pubblico ministero chiede 6 anni per reati relativi alle armi, con l'aggravante dell'associazione mafiosa. Il 31 ottobre del 2018 viene condannato a 2 anni, ma viene fatta cadere l'aggravante, cosa confermata nel luglio seguente quando viene accertata la sua estraneità agli ambienti criminali. A dicembre 2020 arriva la sentenza in Appello che conferma i due anni di pena, con sospensione condizionale. Tredici, invece, al padre. "Coinvolgere me e mio padre era utile per dare visibilità al processo - racconta al Dubbio -. Ma noi con la ‘ndrangheta non c’entriamo nulla. A noi la ‘ndrangheta fa schifo".

Ad agosto 2023 una nuova sentenza che, di fatto, sblocca i beni della sua famiglia. "Mio padre è in carcere ingiustamente e lotterò fino alla fine, perché è innocente. È una roba ingiusta. Questo è il primo passo per aprire qualche spiraglio sulla verità, perché si inizia a vedere giuridicamente che mio padre con la ‘ndrangheta non c’entra proprio niente. Abbiamo dimostrato che tutti i soldi che giravano in famiglia sono soldi leciti, sono soldi che mio padre ha avuto dalle banche, che mio padre ha avuto da me. Io ho guadagnato giocando a calcio e quindi questo mi ha dato grande soddisfazione: avendo la possibilità economica, posso regalare un appartamento a mia mamma o non posso?". Oggi Vincenzo Iaquinta compie 44 anni..

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