Serbia, Vlahovic segna e si tocca gli attributi: "Non pensate che sia una provocazione"
Con la Serbia eliminata, Dusan Vlahovic può consolarsi almeno col primo gol realizzato a un Mondiale nella debacle decisiva contro la Svizzera. Ne ha parlato l'attaccante della Juventus in zona mista: “È stata una bella sensazione segnare al Mondiale, ma non abbiamo fatto risultato, quindi ora non significa nulla. Dedico il gol alla mia famiglia, che mi supporta tutti giorni, nel bene e nel male”.
Hai esultato toccandoti gli attributi: cosa c'è dietro?
"Niente, è una cosa personale, una cosa mia. Non pensate sia una provocazione".
Come riassumere questo Mondiale?
“Abbiamo perso, andiamo a casa, le sensazioni non sono buone ma guardiamo avanti. A marzo torniamo in campo, dobbiamo provare a qualificarci all’Europeo”.
Resta Stojkovic alla guida della nazionale?
“Non ho sentito altro…”.
C’è qualche rimpianto legato alle condizioni fisiche in cui sono arrivati alcuni calciatori a questo Mondiale?
“Certo, ma non vogliamo trovare scuse, questo fa parte del lavoro: se sei in campo è perché sei pronto. Non cercheremo scuse, è andata come è andata”.