Accordo TIM-DAZN per i diritti TV 2021/24: il TAR Lazio conferma le multe
Le sanzioni inflitte dall'antitrust a TIM e DAZN a metà sono state confermate. L'ha deciso, riporta Calcio&Finanza, il Tar Lazio, con una sentenza relativa ad alcune clausole dell'accordo tra l'ente di telefonia e il broadcast sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024, un accordo che nulla ha a che vedere con quello per il ciclo 2024/2029. Respinti i ricorsi proposti da DAZN Ltd, DAZN Media Services, Telecom Italia, Fastweb e Sky Italia.
L’Autorità ha sanzionato TIM con 760.776,82 euro e DAZN con 7.240.250,84 euro. Per l’Antitrust, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di TIM e il divieto di partnership con i concorrenti, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive nel mercato di settore.
Il Tar ha ribadito come "l’intesa sia stata correttamente qualificata dall’Autorità come 'restrittiva per oggetto', atteso che lo scopo precipuo dell’accordo era pacificamente quello di escludere una serie di concorrenti sia dal mercato della pay tv sia da quello delle telecomunicazioni". "Appare evidente che la strategia - prosegue la sentenza - purasse al fine di aumentare la clientela TIM: difatti, rendendo difficoltosa la fruizione dei contenuti DAZN svincolata dai servizi TIM, l’utente sarebbe stato indotto a rivolgersi prioritariamente a tale operatore, soprattutto considerando che l’offerta prevedeva, con un’unica bolletta, una serie di servizi (c.d. triple play) a prezzi inferiori rispetto a quelli di regola praticati separatamente sul mercato".