Atalanta, parla l'ex Savoldi: "Juric al posto di Gasp? Era la scelta più logica"

L’ex Atalanta Gianluca Savoldi ha parlato ai microfoni di TuttoAtalanta, iniziando dal cambio in panchina estivo che ha portato Juric alla guida della squadra: “C’è chi dice di rompere col passato e chi di cercare continuità. La via di mezzo non serviva. Per me la strada era tracciata: l’allievo prediletto, che a Verona aveva come ds l’attuale ds nerazzurro Tony D’Amico. Era la scelta più logica. Juric ci metterà del suo, soprattutto nell’approccio, ma l’Atalanta gioca esattamente come prima: non fa qualcosa di diverso, cambierà dettagli. Esempio: sulle palle inattive difende come l’anno scorso. Juric non fa blocco basso, ma non è “sua” scelta: è continuità con Gasperini; altrove ha fatto anche diversamente. Ogni squadra ti stimola soluzioni varie. Juric era la scelta migliore per non disperdere un patrimonio. Diversamente si sarebbe ripartiti da zero. Con D’Amico si trova bene e si chiude il cerchio con Salvatore Bocchetti (Atalanta U23), che era alle giovanili del Verona quando c’era Juric. Si è cercata continuità, e lo trovo positivo. Per me è un grande allenatore, e lo ha dimostrato”.
Lei è un sostenitore di Pasalic?
“Sì: come uomo e come giocatore. È il mio preferito e secondo me è sottovalutato. Straordinario per qualità ed eleganza, anche fuori dal campo. Incarnazione dei valori di Bergamo e dell’Atalanta: maglia sudata e sacrificio. È esemplare e ci ricorda che, mentre chiediamo ai giocatori poche parole e molti fatti, noi siamo diventati troppo chiacchieroni. Dovremmo ricordare da dove veniamo. Senza retorica”
Sul sorteggio in Champions?
“Sorteggio complicatissimo: due squadre fortissime. Col Paris è una gara quasi “ingiocabile”: complicatissima, e arriva presto. Loro fino a un mese fa giocavano il Mondiale per Club: squadra giovane, consapevole dei propri mezzi. Sarà delicatissima. Ma noi in questi anni siamo stati bravissimi: le abbiamo affrontate quasi tutte, tranne il Bayern, figurando sempre bene. Sono convinto che sarà così anche stavolta”.
