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Bello senz’anima: l’Olimpico conferma, nel Como non c’è (ancora?) posto per Baturina

Bello senz’anima: l’Olimpico conferma, nel Como non c’è (ancora?) posto per BaturinaTUTTO mercato WEB
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Ivan Cardia
ieri alle 23:42Serie A
Ivan Cardia

Tutto molto bello, ma alla fine resta poco. Martin Baturina dà del tu al pallone, e ogni suo tocco in qualche modo spiega perché il Como abbia speso 18 milioni di euro - più 7 di bonus - per strapparlo alla Dinamo Zagabria in estate. Più, per restare allo stesso club, di quanti ne siano serviti all’Inter per Petar Sucic. A differenza dell’ex compagno di squadra, però, il croato classe 2003 non riesce a conquistare un posto al sole nelle scelte di Cesc Fabregas: è come se fosse un equivoco.

Fabregas ci ha provato. In una squadra molto fluida, in una serata condizionata dagli infortuni - che per esempio hanno portato all’ingresso di Douvikas, e comunque cambiato il piano gara di Cesc - il tecnico spagnolo ha testato la coesistenza con Nico Paz. È bene dirlo: nessuno ha brillato. Però Martin è parso come un pesce fuor d’acqua, al di là dei bellissimi tocchi: un po’ esterno, un po’ punta e sottopunta, da tutte le parti e quindi infine nessuna.

Ancora? Il punto interrogativo è d’obbligo: oggi come oggi, Baturina è un innegabile talento di troppo. Con Nico Paz è un continuo pestarsi i piedi, e l’argentino è forse più talentuoso, ma di sicuro più pronto e più inserito nelle dinamiche comasche. Il croato, piuttosto, è l’erede designato: un post Nico, anche se nessun tifoso lo vorrebbe, dovrà arrivare. E il Como si è portato avanti con intelligenza, mettendo in rosa un giocatore molto simile a quello che - Real o no - presto o tardi perderà. Forse un po’ troppo simile.

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