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Buffon: "Mi sento ancora il più forte. Donnarumma? Scelta d'ambizione, non economica"

Buffon: "Mi sento ancora il più forte. Donnarumma? Scelta d'ambizione, non economica"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 20 settembre 2021, 00:08Serie A
di Vito Aulenti

Intervenuto ai microfoni di Sky, il portiere crociato Gianluigi Buffon ha così parlato dopo il ko con la Cremonese: "La Serie B l'ho trovata molto migliorata dal punto di vista tecnico e caratteriale. Quando ero alla Juve, le altre squadre approcciavano alla gara quasi rassegnate. In questo caso invece approcciano alle partite con tanto veleno, soprattutto inizialmente, per cercare di crearsi un piccolo vantaggio. Stasera è accaduto proprio così e non siamo più riusciti a recuperare".

Vi è mancato un po' di gioco per via dell'uomo in meno oppure il primo tempo ha compromesso il resto dell'incontro?
"Nel primo tempo abbiamo avuto delle difficoltà palesi, ma dobbiamo cominciare a capire che potrebbe essere nella norma questa cosa, perché gli avversari ci affrontano, almeno nei primi 30'-40', a tutta birra. Dobbiamo crescere e trovare l'umiltà, in alcuni momenti della partita, di capire che ci si può difendere in maniera compatta, senza dare per forza agli altri 3-4-5 palle-gol, perché poi se vai all'intervallo 0-2, 0-3 o 0-4 poi diventa difficile recuperare".

Sbaglio o sei ancora più magro del solito?
"Sì, io sto molto bene, altrimenti non giocherei. Almeno sino ad ora, sto dando il mio contributo. Stasera è servito a poco, ma ci sono ancora 34 partite: il focus è quello, dobbiamo affrontarle una per volta, come se fossero delle finali, delle battaglie. Dobbiamo stare molto attenti ai complimenti che ci fanno gli avversari quando vengono a giocare contro di noi: si corre il rischio di cadere nella presunzione di essere più forti degli altri. Non basta avere sulle spalle determinati nomi per vincere".

E' davvero incredibile la voglia e la determinazione che ci stai mettendo.
"Grazie, questo è un grande complimento, mi fa piacere che qualcuno se ne accorga. I luoghi comuni li cavalcano tutti e li galoppano, però poi parla il campo, e quando vado in campo penso che qualcosa di diverso dagli altri riesco a farlo. E a me interessa quello, i luoghi comuni non mi riguardano e li lascio a qualcun altro".

Un po' di questa determinazione servirebbe ai tuoi ex compagni della Juve.
"No, i miei ex compagni credo stiano passando solo un momento di difficoltà: è normale quando si cambia tanto. Però hanno una rosa attrezzata per recuperare questi punti di svantaggio. E hanno l'allenatore ideale per poter stupire ancora".

Quando Szczesny ha fatto quelle due gatte, non ti è venuto in mente che avresti potuto giocare tu al suo posto?
"Assolutamente no, io ho fatto la mia scelta a gennaio dell'anno scorso, perché mi reputavo e mi reputo ancora forte e sarebbe stato un peccato stare in panchina. Questo a prescindere da qualsiasi altro portiere potessi avere davanti. E' una questione di rispetto nei confronti di me stesso, penso di essere stato chiaro ed educato con tutti. Io credo che la Juve in questi anni abbia scelto il portiere più giusto per sostituirmi, al di là di questo momento in cui è stato attaccato, secondo me ferocemente".

Ci puoi dire cosa ti è passato per la testa quando l'arbitro ha detto che il rigore sarebbe stato da ripetere?
"Un po' di nervosetto ulteriore. Già abbondava, visto il risultato. Però alla fine, la cosa che mi son detto anche in quel momento, è non andare alla ricerca dell'alibi. Questo è il modo migliore per pensare e poter performare al massimo, sempre per forza cercare sempre delle scusanti".

L'obiettivo è quello di tornare subito in A.
"E' una bella sfida, è una cosa che mi sta prendendo tanto e che mi sta piacendo tanto. Sono contento di aver fatto questo tipo di scelta: nella mia carriera ho sempre fatto le scelte più complicate. Questa decisione la riprenderei mille volte".

Cosa pensi della questione Donnarumma?
"Gigio non penso abbia fatto una scelta economica, ma d'ambizione: credo fosse legittimo. E' chiaro che la situazione di due portieri così forte è complicata, però è anche vero che negli ultimi anni tante squadre si sono affidate a due portieri di valore, magari sfruttando il momento migliore di entrambi. Non la vedo una cosa così difficile da comprendere. Il futuro è di Gigio, non c'è neanche bisogno di ribadirlo. Ma ricordiamoci che anche Navas è un grande portiere: un estremo difensore solido, che dà garanzie. Gigio non ha un portierino vicino, ci vuole il giusto rispetto anche per Navas".

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