Conte si è reinventato: programmi condivisi con i giocatori. A Napoli non decide più da solo
Antonio Conte si è reinventato di nuovo e ha permesso al Napoli di uscire dalla crisi. Secondo quanto riportato dall'edizione locale de La Repubblica, il tecnico non vive più per comandare da solo, ma non si sa bene chi l'abbia convinto: è stato De Laurentiis? Manna? Il suo staff? Qualcuno lo ha aiutato a capire che non poteva farcela senza un aiuto. L'allenatore ha sfidato i giocatori, che ormai si lamentavano di tutto, anche degli orari dell'allenamento, dei carichi di lavoro.
Decideva lui e non avrebbe mai annunciato due giorni di riposo come accaduto dopo la vittoria per 2-1 contro la Juventus. Ora ci sono programmi condivisi, una lodevole e innovativa autogestione plausibile e pur sempre vigilata.
D'altronde le parole di Conte nel post-partita: "Abbiamo iniziato questo ciclo con impegni probanti. Dopo l'Atalanta non potevamo sbagliare col Qarabag, poi a Roma contro la capolista, poi la Coppa Italia dove siamo andati avanti e infine la Juve. Mercoledì altra gara importante contro il Benfica. Mi sento di dire grazie ai ragazzi, perché in un momento di grande difficoltà oggettiva, anche Lobo infortunato… Situazioni che potrebbero ammazzare chiunque, ma non noi. Meriti ai calciatori, che si sono caricati di grandi responsabilità dimostrando una crescita da uomini. L'entusiasmo che esce da loro è evidente, altrimenti non fai queste vittorie".











