Da Kumbulla a Sulemana fino al crack 2006 Cissè. Così il Verona ha scoperto una miniera d'oro

Un bacino di talenti forse troppo sottovalutato e certamente poco chiacchierato. Ma che negli ultimi anni, grazie al lavoro della proprietà, della dirigenza e finalizzato da Massimo Margiotta, sta dando dei frutti importantissimi. Ibrahim Sulemana ceduto al Cagliari per 4 milioni più 2 di bonus è l'ultimo tassello che racconta la bontà del lavoro del settore giovanile dell'Hellas Verona. Preso praticamente gratis dall'Atalanta, per poche migliaia di euro, il classe 2003 è stato il primo colpo importante del Cagliari che è tornato in Serie A.

Una miniera d'oro

Marash Kumbulla per 22 milioni di euro è certamente la copertina, ma non c'è solo l'albanese della Roma ad aver reso la cantera gialloblù una delle più floride e ricche d'Italia negli ultimi anni. Destiny Udogie, ora al Tottenham, ha portato oltre 4 milioni all'Hellas e ben 8,5 Matteo Cancellieri adesso alla Lazio. E per chi è partito, c'è chi è ancora in rosa: come Daniele Ghilardi che è tornato dal proficuo prestito al Mantova. Come il ventenne esterno destro Filippo Terracciano e il suo coetaneo, difensore centrale, Diego Coppola. Tutti ragazzi che l'Hellas non ha avuto paura e timori nel lanciare tra i professionisti. A galleggiare tra Primavera e prima squadra c'è il mediano iberico Joselito ma soprattutto il crack classe 2006 Alphadjo Cissè. Un progetto che ha cambiato direzione, quello di Maurizio Setti, grazie al lavoro in prima squadra impostato da Tony D'Amico prima e da Sean Sogliano ora e che ha proprio l'operato di Margiotta come trait d'union. E come vera e propria risorsa tecnica, ed economica, per la prima squadra.