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Dal nuovo format... alla nuova governance. Come potrà essere la Serie C 2023-24

Dal nuovo format... alla nuova governance. Come potrà essere la Serie C 2023-24TUTTO mercato WEB
sabato 24 dicembre 2022, 22:00Serie A
di Claudia Marrone

Il girone di andata è andato in archivio, quello di ritorno ha preso il via: il campionato di Serie C ha già mandato in archivio la 20^ giornata, ma mentre questo entusiasmante torneo si appresta alla sosta natalizia, sono tanti gli avvenimenti accaduti in questi ultimi mesi fuori dai campi, e condurranno poi alla Serie C 2023-24.

LA PROPOSTA DELLA LEGA PRO. Correva il 28 ottobre, e la governance della Lega Pro avanzava la sua proposta: un nuovo format per la categoria. Un format che avrebbe strutturato la Serie C a 6 gironi con 10 squadre ciascuno, con le cinque migliori classificate in corsa poi in una poule promozione composta da dieci squadre e da tre gironi, e le cinque peggiori classificate in una poule retrocessione, che avrebbe preceduto di fatto i playout. In una successiva fase si sarebbero anche svolti i playoff con le due migliori classificate dei tre gironi che sarebbero avanzate a una fase ulteriore degli spareggi, a cui avrebbe partecipato anche la vincitrice della Coppa Italia. Invariato il numero di promozione, 4 club in B, e retrocessioni, 9 società in D.
Da subito grande ottimismo - nella dirigenza di terza serie - per il parere favorevole da parte dei club, chiamati a votare il 15 novembre.

L'ASSEMBLEA STRAORDINARIA. L'ora X arriva, e il 15 novembre i 60 club - anche la Juventus NG, pur non potendo votare - si riuniscono: per l'ok all'approvazione della proposta il quorum è fissato a 40 sì. Di voti favorevoli, però, ne arrivano solo 34, con 24 contrari e uno astenuto. Tramonta così la riforma sul format del campionato, decaduta, come pare, per le cosiddette big, convinte che col nuovo format il salto in Serie B diventi molto più complesso e penalizzante per loro.

LE DIMISSIONI DI GHIRELLI. Le cose non sono quindi andate come sperato dalla governance di Lega Pro, ed ecco che nella serata di venerdì 16 novembre sono arrivate le dimissioni del presidente Francesco Ghirelli, che in una lunga lettera aperta ha spiegato le ragioni della sua scelta, riconducibili appunto al fallimento del tentativo di riforma. Diversi club, pare, si sarebbero attivati per provare a convincere il presidente a mantenere la carica, pronti anche a forme di protesta plateale, ma Ghirelli non arretra.

IL FUTURO. Il vice presidente vicario Marcel Vulpis, pertanto, ai sensi dell’art.21 comma 3 del vigente Statuto, è stato il vice presidente vicario Marcel Vulpis - il 17 dicembre - ad assumere le funzioni di spettanza del presidente statutariamente previste. E sempre ai sensi dell’art. 19 comma 10 del vigente statuto, è stata determinata la contestuale decadenza dalle rispettive cariche dei due vice presidenti, del consiglio direttivo e del comitato esecutivo. Entro 60 giorni, quindi, verrà convocata l’Assemblea per l’elezione del nuovo presidente e di tutto l'organigramma dirigenziale che resterà in carica fino al termine del quadriennio olimpico.
Difficile, però, prevedere scossoni sul format della prossima stagione, anche se altre riforme saranno sicuramente promosse.

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