Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Dunga e la grande ferita azzurra: "Impossibile dimenticare i rigori di USA '94"

Dunga e la grande ferita azzurra: "Impossibile dimenticare i rigori di USA '94"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Ivan Cardia
Oggi alle 20:08Serie A
Ivan Cardia

Intervistato dai canali ufficiali della FIFA, Carlos Dunga ha detto la sua sui prossimi Mondiali, i primi a 48 squadre: “C’è un enorme senso di attesa, con più nazionali che prendono parte alla Coppa del Mondo. Ma penso che sia una cosa positiva, perché dà a ogni Paese l’opportunità di esprimersi. Chi non vorrebbe giocare un Mondiale? Quale giocatore, quale Paese non vorrebbe far parte di questo grande evento che praticamente porta il mondo a fermarsi? È una grande opportunità per promuovere il calcio e renderlo più democratico”.

Si giocherà in tre Paesi diversi: Canada, Messico e Stati Uniti. 

“Beh, sono tutti un po’ diversi. Ma gli americani hanno imparato ad amare il calcio. Quando abbiamo avuto lì il primo Mondiale nel 1994, hanno visto quanto sia importante, quanto sia grande il pubblico e quanto sia positivo per un Paese ospitare una competizione del genere.. Il Messico è un paese con una passione per il calcio che dura da molto tempo; i tifosi sono incredibili. E per il Canada è la prima volta, quindi speriamo che sia come accadde negli Stati Uniti: che il paese si renda conto di quanto sia importante il calcio, che senta l’entusiasmo e che questo aiuti a far crescere ancora di più il movimento calcistico nel paese”.

Negli Stati Uniti vinse il Mondiale del ’94. 

“Ho avuto l’onore di essere capitano e sollevare il trofeo mentre tutto il mondo guardava quel momento; e far parte della storia del calcio in quel modo, sono cose indimenticabili. Quello che mi rimane impresso del ’94, senza dubbio, sono i rigori. Dopo i 90 minuti e i supplementari, con il Brasile che non vinceva un titolo da 24 anni; e io ero proprio lì. Avevo sognato quel momento per tutta la vita, e toccava a me fare la mia parte. Poi nel ’98, raggiungere due finali di fila, cosa che pochissimi giocatori riescono a fare, in un torneo così duro e competitivo, essere di nuovo lì è stato sempre qualcosa di speciale”.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Pronostici
Calcio femminile