Mateo Retegui, ceduto per 68,5 milioni all'Al Qadsiah. Perché considerato più serio
Mateo Retegui è stata la seconda cessione più remunerativa della storia dell'Atalanta. Dietro solo a Rasmus Hojlund, ceduto per 75 milioni più 10 di bonus - anche grazie alla sua giovane età - l'italoargentino è esploso definitivamente nella passata stagione, diventando il capocannoniere della Serie A, diventando il più prolifico di sempre in una singola stagione con 25 reti, lasciando indietro Inzaghi a 24 (ma con qualche partita in meno).
Il punto di partenza
Arrivato nell'agosto del 2024 a causa dell'infortunio di Scamacca, era stato. acquistato per oltre 22 milioni di euro - più bonus - facendo storcere il naso a qualcuno. Però era stato un acquisto di una rapidità straordinaria, così come il suo inserimento al netto della prestazione con il Real Madrid, solamente qualche minuto in campo in Supercoppa Europea.
La cessione.
In estate non doveva essere lui il cedibile, bensì Ademola Lookman. Poi sono arrivati i milioni arabi, 68,5 milioni per i nerazzurri, circa 20 a stagione - per quattro anni - allo stesso Retegui. Impensabile non accettare, cosa che poi è successa. Il presidente federale Gravina ha storto la bocca perché il numero nove della nazionale è finito in un altro campionato. "Rispetto l'opinione del presidente della Federcalcio - ha risposto - Ho un buon rapporto con lui, così come con l'allenatore. Tuttavia, non voglio parlare di questa situazione, perché le mie affermazioni potrebbero essere distorte".
Gli scenari di mercato
Difficile pensare che ce ne possano essere, se non per il mercato interno arabo. Finora sta rispettando le aspettative, con 8 gol in 12 partite. "Ho scelto l’Al-Qadsiah per l’allenatore. Con le altre squadre (il Milan, ndr) ci sono stati troppi problemi nelle trattative".











