Estupiñán al Milan, il ct che lo lanciò nell'Ecuador: "Sì, può far dimenticare Theo"

Pervis Estupinan al Milan: il giocatore è arrivato in Italia e si appresta a completare gli ultimi passaggi prima dell'annuncio da parte del club rossonero. In esclusiva a TuttoMercatoWeb.com è intervenuto l'allenatore argentino Jorge Celico per parlarci di lui. Celico è stato il commisssario tecnico dell'Ecuador che per primo lo ha convocato in Nazionale, facendolo esordire nel 2019.

Perché ha scelto di far esordire Estupiñán in Nazionale?
"Quando lo scelsi, avevo un'ampia conoscenza del ragazzo e del suo percorso all'LDU Quito. Quando ho avuto la possibilità di allenare in prima persona la Nazionale maggiore dell'Ecuador, dopo aver allenato le giovanili, convocai Pervis alla prima partita alla guida della squadra, contro il Perù. In quella partita non venne perché c'era un problema di visto con il fatto che giocavamo negli Stati Uniti, ma poi lo richiamai contro l'Argentina. Mise subito in mostra le sue capacità, senza paura. Non mi fece pentire della scelta. Oggi è un punto di riferimento assoluto dell'Ecuador".

Cosa la colpì delle sue capacità?
"Era un esterno con una capacità di passaggio impressionante, che poteva trasformarsi facilmente in un'ala. Straordinariamente veloce e dinamico. La sua capacità di inserirsi in fase offensiva è notevole: spinge spesso sulla fascia, creando superiorità numerica e offrendo soluzioni importanti in attacco. Nonostante questa propensione offensiva, è anche un difensore affidabile, capace di coprire bene la fascia e di rientrare rapidamente quando serve".

Estupiñán va al Milan per sostituire Theo Hernández: pensa che possa raggiungere il livello raggiunto dal francese in passato?
"Anche se sono giocatori che hanno alcune differenze, penso che possa tranquillamente far dimenticare Theo Hernandez, avere successo al Milan. Ha raggiunto una maturazione calcistica molto importante, con picchi di rendimento molto alti".

Come ne consiglia l'impiego? Potrebbe avere successo in Italia?
"Se dovessi fare una raccomandazione, direi che Pervis è un giocatore che può coprire tutta la fascia, ma come dicevo può tranquillamente trasformarsi da quinto ad ala d'attacco a seconda del sistema di gioco prescelto, volendo anche come braccetto di sinistra. Ha un'ottima capacità di associazione con i compagni quando si accentra e una grande capacità di arrivare sul fondo".

Cosa pensa della crescita di giovani argentini come Valentín Carboni, Nico Paz e Matías Soulé in Italia?
"La crescita di questi ragazzi, ognuno con il suo percorso e al netto dell'infortunio di Valentin, è evidente, ma non mi sorprende. La materia prima che c'è in Argentina è indiscutibile. Il marchio della Serie A fa crescere questi talenti in maniera incredibile".