Granada, la conferenza stampa di Diego Martinez: "Ho fiducia, vogliamo battere il Napoli"

Il Granada presenta la sfida al Napoli nei sedicesimi di Europa League, con il tecnico Diego Martínez intervenuto in conferenza stampa: "Credo che questa sia una gara molto importante per noi. Sono fiducioso perchè ho un gruppo di giocatori straordinari, hanno talento e si mettono tutti al servizio della squadra. Per me vivere questa avventura con questi giocatori è molto positivo".
Come vi siete preparati a livello tattico?
"Ho dovuto rivedere alcuni schemi, quello che è importante è come ci può organizzare in base ai giocatori che avrò a disposizione, a prescindere dall’avversario. Vogliamo che tutti possano giocare questa gara, ma ancora non possiamo pronunciarci. Ora abbiamo tante assenze sui nostri terzini ed in attacco, per me è importante che da parte dei miei c'è sempre gran voglia di giocare. Abbiamo bisogno di tutti, di quelli che sono in campo e fuori dal campo".
Sulle possibilità di qualificazione
"Per noi è un giorno importante, lo percepisco dai tanti giornalisti presenti. Giocare contro il Napoli per noi è motivo di orgoglio perché è una delle squadre big in Italia. Vogliamo lottare e giocarci la qualificazione che verrà decisa in due sfide".
Ci sono possibilità di recuperare gli infortunati?
“Non posso pronunciarmi sugli infortunati, aspetteremo fino all’ultimo minuto chi può giocare. Saranno importanti anche i cambi.
Come si prepara una gara così?
"Ricordo tante gare in cui la squadra aveva le farfalle nello stomaco, le abbiamo anche oggi ma c'è uno spirito ancora più forte. Voglio che la squadra respiri questo spirito anche per la sfida al Napoli".
Le assenze da una parte e dall'altra saranno decisive?
"In questo calcio con la pandemia tutti ci siamo dovuti adattare alla nuova situazione. Chiaro, mi sarebbe piaciuto avere tutti a disposizione perchè potessero godersi questa esperienza. Ma la situazione è questa e bisogna accettarla"
Gli infortuni muscolari di molte squadre sono dovute al calendario fitto?
"Anche noi ne abbiamo avuti molti di problemi simili. Stiamo vivendo un nuovo calcio, ci sono state moltissime partite. A livello spagnolo noi siamo quelli che hanno giocato di più, abbiamo già giocato trentasette gare in stagione. I miei giocatori non erano abituati a giocare ogni tre giorni, non mi stancherò mai di sottolineare lo sforzo dei miei giocatori per mantenere questo ritmo".
Quale sarà la chiave della gara?
"Non riesco a scindere i vari aspetti, tutto influisce: l'aspetto emotivo, quello fisico e quello mentale. L'importante è tirare fuori quello che la partita richiede, un gioco più diretto con più spazio o meno spazio. Questa è una squadra camaleontica, che riesce ad utilizzare i vari aspetti nei vari momenti".
