Il mental coach Tirelli sulle difficoltà di Leao: "L'elemento fisico va di pari passo con la mente"

Stefano Tirelli, noto mental coach, è stato intervistato da Tuttosport per commentare le difficoltà di Rafael Leao in quest'avvio di stagione col Milan. Queste le sue dichiarazioni: "Se il nuovo ruolo può essere destabilizzante per Leao? Non direi destabilizzante, è una nuova modalità di posizionamento e di movimento sul campo che necessita di tempo affinché si registrino le nuove programmazioni neuromuscolari. Tutto dipende dal sistema nervoso, da come si percepisce il campo, da come i tuoi movimenti cambiano da un'area all'altra. La parola chiave è tempo".
Sempre sul portoghese ha proseguito così: "Leao tornava da un infortunio. I meccanismi a livello aerobico sono meno funzionali, c’è meno lucidità, non hai quella resistenza alla fatica che ti permette di compiere dei gesti atletici nei 90’. L’elemento fisico va di pari passo con quello mentale. Non è una questione di un Allegri che funziona o meno per Leao".
Infine, Tirelli ha detto la sua sul messaggio di Rabiot a Leao: "Sono convinto che l’intenzione di Rabiot fosse buona, non un out-out, ma un consiglio per poterlo sostenere e stimolarlo a cogliere l’attimo, sapendo che per tutti noi il tempo va veloce. Mentre gli altri si domandano come l’abbia presa, io sono certo che i due si siano già dati le giuste risposte".
