Infantino: “Club europei guida per il calcio mondiale. Vogliamo crescere ancora”

Nel corso dall’Assemblea Generale dell’EFC che si sta svolgendo a Roma al Cavalieri Waldorf Hotel è intervenuto il presidente della FIFA Gianni Infantino. Queste le sue parole: “Grazie al sindaco e al ministro dello sport per averci accolto in questa città splendida. Sono rimasto perplesso perché mi ha invitato l’ECA, ma adesso non c’è più. Mi sono reso conto dell’inizio di una nuova era, vi auguro il meglio per quello che sarà un nuovo percorso. Voglio fare i complimenti al presidente Trump e al Qatar per quello che sta succedendo nella crisi medio-orientale, speriamo di poter proseguire in un mondo di pace. Non è da dare per scontato l’interesse mondiale, capisco che bisogna tutelare i club europei ma dobbiamo renderci che siamo club all’interno del calcio mondiale. Per questo lavoriamo costantemente con tutti i club, questa settimana visiterò 6-7 paesi diversi come presidente della FIFA è mio dovere seguire più paesi possibili. Il calcio è presente in ogni posto del mondo e i club del calcio europeo sono una guida per tutto il mondo, abbiamo istituito la Coppa del mondo per club per creare una competizione che potesse riunire i migliori calciatori provenienti da tutto il mondo.
Ovviamente sono di parte, ma vi garantisco che la Coppa del Mondo per Club è stato un enorme successo sotto ogni punto di vista. Ci sono stati due milioni e mezzo di spettatori negli stadi, meglio avere 30 mila persone in uno stadio di 80 mila, solo la Premier League sta registrando numeri migliori a livello di presenze negli stadi quest’anno. Abbiamo istituito una diretta gratuita per la competizione e ci sono stati 2.7 miliardi di persone che hanno assistito alla Coppa del mondo. Solo nella finale tra Chelsea e Paris Saint Germain c’erano 16 paesi coinvolti tra i giocatori partecipanti, questo è una spinta per tutto il calcio. Anche a livello di introiti abbiamo ottenuto ricavi enormi, superiori ai due miliardi, circa 34 milioni a partita e nessuna competizione arriva a queste cifre. Quando la Champions League fu istituita i ricavi erano vicini a 40 milioni, ora sono circa quattro miliardi. Chissà se tra 30 anni arriveremo a cifre vicine ai 200 miliardi per la Coppa del mondo. Dico a tutti che non c’è stato alcun problema in America, i tifosi hanno beneficiato delle partite e generato ricavi anche per i club.
La FIFA trattiene lo 0%, qualsiasi cifra incassata finisce al 100% nei club. Adesso lavoriamo per capire come migliorare questa competizione e come possa avere ancora un impatto migliore. Ci sono tante sfide che ci aspettano, ma siamo pronti ad affrontarle. La cosa più importante è il profondo legame che ci tiene uniti, lavoriamo a beneficio di tutti i club e tutti i giocatori. Il calcio ha una struttura piramidale che si basa su standard nazionali e globali, noi dobbiamo prendere scelte con responsabilità e preservare questa piramide. Dobbiamo lavorare insieme per capire come ottimizzare i ricavi, parlando dei club mi riferisco anche ai giocatori e in alcuni casi anche ai procuratori, ma queste sono altre chiacchiere. Vogliamo proteggere questa struttura, dobbiamo lavorare per il calendario e nel mondo non è facile giocare in contemporanea.
Parliamo con i club, con i giocatori e con le federazioni per tirare delle conclusioni che devono essere ragionate, noi vogliamo migliorarci e prenderemo le decisioni al momento giusto. Lavoriamo insieme ai club e prendiamo queste decisioni insieme a noi, c’è tanto in gioco. Il calcio femminile è altrettanto importante, dobbiamo promuoverlo tramite le competizioni per club e per nazionali. Non dobbiamo copiare il format maschile, ma dobbiamo reinventarci e in questa stanza ci sono molte persone con ottime idee. Abbiamo tante sfide da cui nascono tante opportunità, per noi l’obiettivo è andare avanti insieme e rendere il gioco del calcio più forte. Se critichiamo il calcio va a discapito di un’intera comunità, lavorando insieme fare crescere il nostro sport”.
