Inter, Inzaghi riparte: 7+1 ad Appiano. Hermoso resta un obiettivo

Saranno soltanto otto, o meglio sette più uno, i giocatori di prima squadra per i quali già oggi aprirà i battenti Appiano Gentile. Appuntamento alle 9,30 per l’Inter campione d’Italia, a ranghi più ridotti visto che i reduci di Europei e Copa America arriveranno alla spicciolata. Simone Inzaghi, che ieri ha rinnovato fino al 2026, ripartirà con i nuovi acquisti Martinez e Taremi, più Di Gennaro, Bisseck, Acerbi, Carlos Augusto, Mkhitaryan. E Joaquin Correa, che però dovrebbe prendere - prima o poi - altri lidi in sede di mercato.

Inter camaleonte? Non esageriamo. Però nella conferenza stampa di ieri l’allenatore nerazzurro ha fatto capire di avere in mente una squadra che sappia avere più soluzioni rispetto al passato. Difendere lo scudetto, del resto, non è missione semplice e la prima volta, con quello vinto da Conte, non riuscita. Nel frattempo, però, è cambiato il mondo in viale della Liberazione, a partire dalla proprietà. A cominciare dal progressivo fare proprio, da parte di Inzaghi, dello zoccolo duro di un gruppo di giocatori cambiato tante volte nel corso del tempo. Quest’estate accadrà molto di meno ed è una delle ragioni principali di differenza rispetto all’altra volta, ulteriore motivo per il quale è giusto non considerare il precedente.

Mario Hermoso resta una possibilità da non scartare, nonostante il pressing del Napoli sia altissimo e non tutte le anime dell’Inter concordino. Lo spagnolo è il profilo che convince maggiormente, specie Inzaghi, col grande difetto di essere anche il più costoso tra i nomi valutati per colmare l’unica lacuna attualmente esistente nella rosa. Ha più esperienza di Cabal, ritenuto acerbo e che tutto sommato avrebbe poco senso se lo scopo è tappare una falla; ha più qualità di Ricardo Rodriguez, altro profilo da tenere in piedi soprattutto per il rapporto qualità prezzo. Ragioni per le quali, pur non collimando perfettamente con le direttive di Oaktree, anche ieri sera, nella cena/vertice di mercato tra il tecnico e la dirigenza, il gradimento per l’ex Atletico Madrid è rimasto tema d’attualità.