Inzaghi e la Lazio, Chivu e l’Inter: quanti amarcord nella volata scudetto

Ognuno andrà per la sua strada e punterà ai propri obiettivi. In qualche caso coincideranno, in altri no. È la bellezza di una Serie A competitiva e contesa, praticamente fino al gong finale del campionato. Lo scudetto si assegna nella prossima giornata: è una convinzione che non ha alcuna base di verità oggettiva, ma è abbastanza condivisa. Dipende dagli incroci, e soprattutto dal fatto che l’ultimo turno metterà l’Inter di fronte a un Como sbarazzino ma salvo da tempo, con il Napoli che ospiterà un Cagliari molto probabilmente altrettanto già sicuro della permanenza nel massimo campionato.

Inzaghi e la Lazio. Una vita insieme, prima da calciatore e poi da allenatore. Un binomio che resta forte, anche ora che Simone è andato a Milano e ci si trova benissimo. L’allenatore piacentino e il mondo biancoceleste dovranno farsi uno sgambetto a vicenda, chissà chi ci riuscirà: battere il passato è l’unica strada di credere al sogno tricolore per il tecnico nerazzurro. Viceversa, la Lazio corre per la Champions League, e una sconfitta con l’Inter - la Juve ha un calendario più abbordabile ed è avanti negli scontri diretti - assomiglierebbe ad alzare bandiera bianca. Il 5 maggio, il precedente peggiore per il popolo interista, non c’entra molto: lì la Lazio non aveva obiettivi e sorprese, ora ha tutto l’interesse del mondo a vincere, e non solo perché è giusto farlo sempre, ma per i suoi obiettivi immediati.

Chivu e l’Inter. L’altro incrocio, in questo caso a distanza, andrà di scena in contemporanea al Tardini. Cristian Chivu è un nome che ha un significato per la tifoseria interista, che gli chiede un colpo simile a quello realizzato dall’altro ex nerazzurro Vieira nell’ultimo turno: fermare la corsa del Napoli di Antonio Conte. Anche in questo caso, l’ex difensore romeno ci proverà con tutte le sue energie, ma non certo per fare un favore a nessuno: è tutto nell’interesse del Parma.