Juve, Allegri: "Futuro? Non dico niente alla società! Orgoglio essere accostato a Mou"

13:45 - Massimiliano Allegri presenta Juventus-Roma, gara valida per la diciottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 all’Allianz Stadium di Torino. TUTTOmercatoWEB.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero, prevista per le ore 14, in diretta.
14:03 - Allegri prende posto in sala stampa: comincia ora la conferenza del tecnico della Juventus.
Che Juve vuole vedere domani?
“Siamo in un buon momento però il calcio vive di equilibrio quindi bisogna stare coi piedi per terra. Momentaneamente non siamo neanche a metà stagione, finite queste due vedremo dove saremo in classifica. Domani affrontiamo una squadra scorbutica, con uno dei migliori allenatori, non ti dà vantaggi, se non stai attento ti fa uscire dalla partita. Hanno giocatori di talento davanti, non dobbiamo strafare e avere pazienza”.
Come stanno gli acciaccati? Chi al posto di Cambiaso?
“A parte De Sciglio che ha già fatto un paio di mezzi allenamenti con la squadra, Alex Sandro che ne avrà per una decina di giorni e Kean, gli altri stanno tutti bene. Abbiamo domani e poi anche la Coppa Italia fra tre giorni che è un altro obiettivo stagionale. In questo periodo le distrazioni sono dietro l’angolo, le feste, le famiglie… Domattina deciderò chi far giocare, può andare Weah sulla destra, McKennie con Miretti mezzala. Ho un po’ di soluzioni”.
Avete preso 5 gol nelle ultime 6: pensa a qualche accorgimento?
"Quando subiamo dei gol come abbiamo subito noi, che non siamo abituati perché troppo facili, ne abbiamo parlato. I dettagli fanno la differenza, dobbiamo tornare ad avere paura di subire gol altrimenti fai errori di leggerezza".
Cosa la rende più orgoglioso di questo 2023: da Agnelli alle difficoltà.
"Sono soddisfatto del lavoro fatto ma non abbastanza. Parlare delle cose passate... Io sono molto legato ad Andrea (Agnelli n.d.r.) e a tutti coloro che hanno lavorato qui in passato. Dall’ottobre 2021 è iniziato questo percorso che ha portato ad avere casini all’interno dall’esterno: da lì abbiamo lavorato. Nella Juventus passano allenatori, direttori, ma quello che resta è la struttura. Dobbiamo lavorare sempre col profilo molto basso, dobbiamo tornare in Champions dopo che l'anno scorso ce l'hanno proibito perché eravamo arrivati terzi".
Mourinho ha detto che vuole restare alla Roma: lei ha detto qualcosa alla società e rimarrebbe anche in scadenza di contratto?
"Io non ho detto niente, alla società non dico niente perché dobbiamo pensare solamente a lavorare perché in un attimo cambiano tutte le opinioni. Cominciato un percorso, stanno giocando dei ragazzi ed è un merito dei lavori fatti negli ultimi dieci anni. Mi esprimo un attimo sul Decreto Crescita: la Juve ha lavorato molto sui giovani e dunque è molto più serena di altre squadre in questo senso, ha un patrimonio importante".
Quali sono le difficoltà della Roma? Quanto è orgoglio dei giovani che ha a disposizione?
"Questo è uno scontro diretto contro una squadra forte che ha la nostra stessa ambizione. Ha battuto il Napoli settimana scorsa, gara complicata, sarà una partita combattuta. I giovani me li sono ritrovati, il merito è di chi li ha scelti e fatti crescere e ora alla Juventus c'è un bel patrimonio".
Yildiz titolare?
"Deciderò domattina, importante è che stanno tutti bene e dobbiamo portare questo spirito fino alla fine senza pensare al futuro".
Qual è la differenza fra Lukaku e Vlahovic?
"Lukaku non l'ho mai allenato quindi non lo so. Vlahovic è un giocatore importante per la Juventus, ci crediamo tutti, sta crescendo e come tutti i giovani ha un futuro importante".
Kostic non le sembra un po' in flessione?
"Assolutamente no. Iling è un cambio importante, Kostic è un giocatore sempre affidabile. Nella sua linearità non ha picchi massimi ma quando è in campo ti dà la sua affidabilità".
Pensa che Vlahovic possa soffrire il confronto di domani con Lukaku? Ha rinnovato Ancelotti: vi sentite un po' accerchiati voi della vecchia scuola, come Mourinho?
"Quando ci sentiamo non è che ci sentiamo accerchiato. Nel calcio non c'è una verità, chi pensa di averla penso si faccia del male. Il calcio è una variabile impazzita, credo che Ancelotti sia un allenatore straordinario, lo dimostrano i numeri. Sono molto contento per lui, José è un altro che ha vinto. Può piacere o no ma contano i risultati, per me essere accostato a loro è un orgoglio. La prima volta che ho affrontato Mourinho io ero a Cagliari e lui aveva già vinto parecchio. Dusan l'altro giorno è entrato e ha fatto gol, sta crescendo come tutta la squadra. C'è grande voglia di lavorare e migliorare".
Quanto è importante il risultato domani? Chiesa può partire dalla panchina per farlo stare più sereno?
"Si gioca per il risultato. Quando andavo in cortile da bambino, se andavo a casa dopo aver perso non ero contento. Anche voi lavorate sul risultato se no sarebbe un campionato senza punti, altrimenti a che servono? Non dico che quelli a cui sta bene perdere sono meglio o peggio. Chiesa è sereno, ha avuto un intoppo sul tendine rotuleo, stamattina era anche bello pimpante come tutti. Andiamo avanti con questa mentalità, dobbiamo andare avanti sui nostri limiti, mettendo gli obiettivi personali al servizio della squadra. Il risultato importante è che la Juve, per un valore tecnico ed economico, torni a giocare la Champions".
Ha un desiderio per il prossimo anno?
"Che sia un buon anno, star bene prima di tutto. E poi far risultati che è la cosa più importante".
14:20 - Termina ora la conferenza stampa di Massimiliano Allegri.
