Juventus, ora manca solo il ds. Comolli: "È l'anello mancante, in poco tempo troveremo qualcuno"
"Ringrazio John Elkann per l’opportunità di poter gestire questa società". A parlare così è Damien Comolli, in occasione dell'incontro odierno con i media che si è tenuto all'Allianz Stadium, dopo la sua nomina ad amministratore delegato della Juventus. Il dirigente ha parlato a 360° del mondo bianconero toccando numerosi temi, dalla sostenibilità finanziaria alle strategie per il presente e futuro, senza dimenticare le questioni legate al campo (qui le dichiarazioni integrali).
Sul suo ruolo, Comolli ha aggiunto: "Sono entrato in Juve come dg, il mio obiettivo era parlare alla proprietà e ai soci. Tutto ciò che può portare i ricavi erano le mie priorità, ora mi occupo di tutto ciò che riguarda il club. Capisco che la portata è enorme e anche il mio lavoro sarà enorme e il mio approccio è modesto. Nessuno lavora bene solo, per questo ho creato un team di esperti per portare avanti il club".
Sul nuovo Direttore sportivo? "È l’anello mancante all’interno del leadership team, una casella vuota. Penso che in poco tempo troveremo qualcuno, stiamo cercando in maniera attiva. Stiamo effettuando delle interviste. Durante l’estate John Elkann mi ha detto: come attrarre dei talenti? Guarda, si tratta della Juventus e già così si attraggono delle persone. Ci sono persone che hanno CV fantastici, vogliamo prenderci il tempo giusto per prendere le persone corrette". Per il ruolo - ribadiamo - in pole resta sempre l'ormai ex Genoa Marco Ottolini.
Farete maggiore scouting? “Sì, ma ognuno fa scouting in maniera intensa. Per la maggior parte della mia vita mi sono occupato di questo. Un club che ha 700-800 milioni di ricavi può farlo migliore rispetto ad un club che ne ha meno. Ci concentreremo sullo scouting, ma sia sui giovani che sui senior. Una parte del ruolo del ds sarà quella di fare scouting dall’inizio alla fine".











