L'ennesimo capolavoro del Lecce di Corvino. Talenti, bilanci in attivo e futuro roseo

Una promozione in Serie A. Tre salvezze. La quarta volta consecutiva nella massima serie, un record nella storia del Lecce. E non si tratta di qualche lustro ma di centodiciassette anni di vita. Oggi il Presidente, Saverio Sticchi Damiani, ha tracciato in conferenza stampa un lunghissimo bilancio di quella che è stata l'ultima annata. Una gestione che ha una cifra in calce, quella di Pantaleo Corvino, imprescindibile nelle sorti che sono state e che saranno del club salentino. Perché non ci sono solo i risultati sul campo ma pure quelli economici a far risplendere il sole su Lecce. E in un'Italia dove sorride Napoli, Campione per due anni su tre, quella salentina è l'ultima roccaforte del calcio italiano del sud del nostro paese, che da tanti anni sta perdendo un pezzo dopo l'altro. Tra infrastrutture, progetti ballerini, mala gestione e via discorrendo. Lecce no.
E tanto, tantissimo di questo, è proprio merito di Corvino, della fiducia che in lui ha riposto Sticchi Damiani e di tutto lo staff mercato del Lecce. Patrick Dorgu che sbarca nel Belpaese nella Primavera dei giallorossi e a gennaio si trasferisce al Manchester United da titolare non deve essere che un motivo di vanto e d'orgoglio per la gestione e la visione del club. Morten Hjulmand, che vola in Portogallo e che con lo Sporting CP vince da capitano il campionato dimostrandosi miglior giocatore in assoluto della Liga Sagres, altrettanto. Con loro due e con Marin Pongracic alla Fiorentina, il Lecce ha incassato 70 milioni di euro. Un percorso virtuoso, anni di incassi, di talenti (sconosciuti 'quasi' a tutti) e di risultati sul campo. Salvarsi per Lecce, Puglia, Sud Italia, è certamente un fattore che non bisogna mai dimenticare. Perché la geografia sportiva ed economica del nostro paese ha da troppo tempo preso altre direzioni.
Invece a Lecce no. I bilanci sono in attivo (in attivo!) e la salvezza, pur complicata, in un'annata drammatica a livello umano con la scomparsa di un figlio di Lecce e del club come Graziano Fiorita, è un capolavoro. Di anima e volontà, di tutto quel che il club di Sticchi Damiani, che ora punterà forte sulle infrastrutture, sullo stadio, sul centro sportivo, ha fatto nel corso di questi anni. E non sarebbe stato possibile senza le intuizioni e le capacità di Pantaleo Corvino, che ora è pronto al prossimo passo. Anche ai futuri incassi, perché Nikola Krstovic sarà il prossimo, lui che è stato preso da una formazione di metà classifica del campionato slovacco. Sarà a breve il tempo di decidere se andare insieme o dirsi addio con Marco Giampaolo e di scoprire nuovi nomi, nuovi volti, nuovi talenti. Nel Lecce che verrà, per scrivere un'altra epica pagina di storia.
