l'ex Juventus Rui Barros esalta Conceicao: "Può essere l'arma per il quarto posto"

Alla Juventus tra il 1988 e 1990, l'ex centrocampista Rui Barros ha parlato dei temi di casa bianconera a Tuttosport: "Sono rimasto davvero sorpreso dai risultati negativi. Mi spiace per la situazione che si è venuta a creare. In estate non l’avrei mai detto. Tutto avrebbe lasciato intendere una stagione ben diversa".
Su Conceicao.
"“Chico” e io abbiamo parecchie caratteristiche simili, a cominciare dalla piccola statura e dal baricentro basso. Poi lo scatto, l’aggressività, l’intensità, la predisposizione a saltare gli avversari, la rapidità, l’imprevedibilità. Lui è molto tecnico, funambolico, ha classe. Un folletto con la palla ai piedi. Sovente irresistibile. Non c’è troppa differenza tra ala e trequartista, sono due ruoli compatibili intendo dire. Giocare nella posizione di Yildiz, sostanzialmente più vicino alla porta, può esaltare le sue caratteristiche: Francisco rompe l’equilibrio, guizza come un pesce, sa sgusciar via come una lepre fra le linee difensive rivali. Tira appena può. È un incursore nato le cui imbucate nello stretto potrebbero risultare letali. E decisive per consolidare il quarto posto, che vale oro, nelle prossime due trasferte della Juventus. Inoltre possiede un’altra dote importante: lotta su ogni palla come giocasse sempre la finale mondiale. E quando la perde dopo un contrasto, si alza come una molla e va immediatamente a rincorrere l’avversario cercando di recuperarla".
Nel caso la Juve andasse in Champions League, cosa prevede?
"M’aspetto una stagione completamente diversa da questa. Un’annata molto brillante, quella del riscatto, della scossa positiva. La Juventus è una grande del calcio internazionale, non può non lottare per lo scudetto, non può uscire così presto dall’Europa. Sono pronto a scommettere che la società, la presidenza, la dirigenza sapranno far tesoro degli errori per riportare immediatamente la squadra nel ruolo che da sempre le compete".
